La competitiva Mosca delle olive
La competizione intra- e inter-specifica è una delle chiavi del successo delle specie animali che, per assicurarsi risorse limitate, mettono in gioco le loro doti fisiche e chimiche utili a raggiungere lo scopo. Le osservazioni sull’ecologia comportamentale della Mosca delle olive, Bactrocera oleae (Rossi), hanno messo in luce che i maschi, come quelli di molti altri Tefritidi, combattono per il possesso del territorio di corteggiamento, nel quale attirano le femmine con stimoli visivi, vibrazionali e olfattivi; le gerarchie di dominanza, nei confronti di altri maschi, vengono stabilite esibendo movimenti alari intimidatori, rapidi inseguimenti, colpi di capo e boxing con le zampe anteriori. Le femmine, durante la perforazione dell’epicarpo della drupa, effettuano il cosiddetto “bacio” della ferita, con il quale aspirano i succhi gementi da quest’ultima e, successivamente, li rigurgitano durante la fase di esplorazione.
In tal modo effettuano una marcatura della drupa con sostanze (ortodifenoli tra cui il pirocatecolo) che, in parte si liberano dalla ferita stessa; tali composti, a determinate concentrazioni, hanno azione repellente nei confronti di altre femmine, che si allontanano alla ricerca di drupe sane. Alcuni interessanti aspetti della competizione interspecifica fra le femmine della Mosca e quelle del Braconide, parassitoide larvo-pupale, Psyttalia concolor, meglio noto come Opius, sono state messe in luce, in condizioni di laboratorio da Benelli et al. dell’Università di Pisa…