Intervento del Presidente Emerito Luigi Rossi all’Assemblea Annuale della FIDAF
In questi giorni, riflettevo sull’apporto che agronomi e agricoltori danno all’ Umanità. Una insegnante si stupiva per l’elenco di materie e delle disparate discipline che studiamo all’Università (Botanica, Fisica, Matematica, Economia, Meccanica, Agronomia, Genetica, Ecologia, Chimica, Biologia). Questa collega disse che abbiamo una formazione quasi enciclopedica, da uomini del Rinascimento. Pensandoci bene, probabilmente aveva colto a pieno la nostra essenza. Gli Agronomi e i Forestali lavorano a stretto contatto con l’Uomo, le sue esigenze e le sue “opere”. Siamo tra coloro che intuiscono lo stretto rapporto che c’è tra il mondo naturale e le genti, che hanno imparato a modificarne una parte per la sopravvivenza collettiva. Noi siamo Umanisti: mettiamo al centro l’Uomo e la Donna, e le necessità da soddisfare, ma senza dimenticarci l’ambiente naturale in cui viviamo. Per fare questo occorre conoscere ogni aspetto dell’azione e della razionalità applicativa umana (fisica, chimica, economia) e l’autorganizzazione biologica del mondo vivente (zoologia, botanica, microbiologia). È per questo che non esiste un premio Nobel per l’Agricoltura. L’unico Nobel a cui possono aspirare è quello per la Pace. Ed è quello assegnato a Norman Borlaug nel 1970. Solo Nazareno Strampelli lo meritava, 40 anni prima. Per concludere. Penso che Agricoltura significhi Pace, in qualsiasi lingua sia proferita. Speriamo che il mondo trovi la Pace, al più presto, subito! Siamo da sempre destinati al Progresso umano, credo che Agricoltura, significhi Pace e Progresso in qualsiasi lingua.