Intanto il bosco cresce con l’abbandono
L’aumento di circa 5,2 milioni di ettari di boschi e l’abbandono di altri 1,9 milioni non più coltivati costituiscono un fenomeno imponente che, sotto il profilo naturalistico, rappresenta un autentico “dono”. Ma l’espansione “naturale” e incontrollata ha anche risvolti negativi per gli stessi boschi quali incendi, attacchi di parassiti, bufere di vento, dissesto idrogeologico, perdita di paesaggio e di biodiversità. E nessuno se ne occupa.
Il 21 marzo scorso, in occasione della Giornata mondiale delle foreste, il CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha fornito un aggiornamento sulla situazione dei boschi in Italia che, accanto a dati sicuramente positivi, non può non indurre a riflessione chi abbia sensibilità ambientale. Decenni di progressivo abbandono delle attività agricole, soprattutto nelle zone collinari e montane, hanno fatto sì che l’Italia sia diventata sempre più verde. La superficie boschiva ha raggiunto 11 milioni di ettari – pari al 36% del territorio nazionale – e continua a crescere al ritmo di 28.000 ettari l’anno…