Raccolta dei contributi del convegno “Mitigazione del cambiamento climatico: il contributo di agricoltura e foreste”
L’agricoltura, con inclusa la zootecnia, viene spesso indicata come un’importante fonte di emissione di gas climalteranti, anche se i dati resi disponibili dalle organizzazioni internazionali (IPCC, FAO) e nazionali (ISPRA) indicano un contributo meno rilevante rispetto a quello di altre attività umane. Rimane comunque prioritario agire in ottemperanza alle politiche comunitarie e nazionali per mitigare il contributo del settore primario (produzione agricola, uso del suolo e cambiamento di destinazione d’uso del suolo) all’effetto serra ed al cambiamento climatico.
Mentre per qualsiasi altro settore possiamo solo immaginare un contenimento delle emissioni di gas climalteranti, per il settore primario possiamo promuovere anche un aumento della rimozione di anidride carbonica dall’atmosfera mediante la fotosintesi clorofilliana e la conseguente produzione di biomassa e l’azione di sequestro operata dai suoli agricoli e forestali. Se vogliamo mitigare il contributo dell’agricoltura e delle foreste all’effetto serra ed al riscaldamento globale, possiamo cioè agire su entrambi i membri dell’equazione, diminuendo le emissioni di gas serra e/o aumentando la cattura di anidride carbonica atmosferica operata dalle piante e dai suoli agricoli e forestali. Il Convegno “Mitigazione del cambiamento climatico: il contributo di agricoltura e foreste” organizzato in collaborazione con l’ENEA, intende analizzare questi temi e indicare delle soluzioni concrete.
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