I prezzi dei prodotti agricoli venduti (output) risultano in lieve calo (-0,5%), mentre i prezzi dei prodotti acquistati (input) segnano una flessione più marcata (-3,3%); ne deriva un recupero dei margini rispetto al 2014.
Il valore aggiunto del comparto agroalimentare, che oltre al settore agricolo comprende quello dell’industria alimentare, nel 2015 cresce del 4,2% in valori correnti e del 2,3% in volume.
Anche sul versante dell’occupazione, le unità di lavoro nel settore agricolo crescono complessivamente del 2,2%; particolarmente pronunciato è l’incremento delle unità dipendenti (+2,8%), cui si associa una crescita dell’1,9% di quelle indipendenti. Risultati positivi si registrano anche per l’industria alimentare, dove l’aumento delle unità di lavoro è pari allo 0,7%.
Nel 2015 la crescita della produzione agricola in volume risulta rilevante per le coltivazioni legnose (+12,3%) mentre è più contenuta per gli allevamenti zootecnici (+0,8%) e le attività di supporto (+0,5%).
Si registra, invece, un calo per le produzioni foraggere (-4,3%), le coltivazioni erbacee (-2,8%) e le attvità agricole secondarie (-0,6%).
E in Europa? Chi produce più pomodori in Europa? Da dove viene il grosso della carne bovina? Verrebbe da rispondere Italia alla prima domanda e Irlanda alla seconda. In realtà entrambe le risposte sono false. Per scoprire chi produce cosa abbiamo preso i dati da Eurostat e diviso la produzione in valori assoluti e pro capite. Nel primo caso si possono evincere i grandi produttori. Nel secondo le vocazioni agricoli delle singole nazioni…