Il punto sull’agrumicoltura della Campania, della Calabria e della Sicilia

L’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo ha ospitato il 29 aprile 2016 un interessante incontro dal titolo “Il punto sull’agrumicoltura della Campania, della Calabria e della Sicilia”. Il convegno, organizzato dalla sezione sud-ovest dell’Accademia dei Georgofili, ha visto la partecipazione di numerosi e qualificati relatori che nel complesso hanno permesso all’uditorio di tecnici, professionisti e studenti dei corsi di Laurea del Dipartimento di acquisire aggiornate e complete informazioni sullo stato di salute di questo importante comparto dell’agricoltura meridionale da svariati punti di vista.

Dopo i saluti del Prof. Stefano Colazza, Direttore del Dipartimento, il Prof. Claudio Di Vaio, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, ha illustrato lo stato dell’agrumicoltura campana soffermandosi in particolare su quella che continua ad essere una produzione piuttosto tipica, il limone, rispetto al quale sono stati illustrati una serie di dati su caratteristiche bioagronomiche, produttive e qualitative di diverse accessioni in valutazione da diverso tempo in alcuni areali della Campania. E’ toccato quindi al Dott. Pierluigi Taccone, imprenditore agricolo, delineare i trend di sviluppo dell’agrumicoltura calabrese, così come configuratesi a metà del secolo scorso nelle pianure di Sibari e Lamezia e successivamente in altre aree che sia pure, con una conclamata elettività per quanto riguarda la coltura del clementine, ospitano anche agrumi di importanza minore avuto riguardo ai volumi produttivi ma dai rilevanti tratti di tipicità e di qualità (primi fra tutti cedro e bergamotto)…
Lancaster Sands 2, William Turner
Lancaster Sands 2, William Turner

Redazione Fidaf

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