Il Progetto RIASSORBI: stima delle emissioni di gas serra nei frutteti biologici per mitigarne gli effetti sui cambiamenti climatici

Il Progetto RIASSORBI: stima delle emissioni di gas serra nei frutteti biologici per mitigarne gli effetti sui cambiamenti climatici

Determinare gli impatti ambientali, in termini di carbon footprint e i sequestri di carbonio nel terreno durante la coltivazione di alcune specie frutticole biologiche, ai fini di individuare e quantificare le pratiche maggiormente volte alla mitigazione delle emissioni di GHG (Greenhouse gases): questo è RIASSORBI (RIduzione gAS Serra agricOltuRa BIologica), il Gruppo operativo per l’innovazione (Goi) finanziato dal P.S.R.dellaRegione Emilia-Romagna.

Il progetto, che si è concluso nel 2020, ha previsto il monitoraggio di 3 casi studio su pesco, pero e melo, in coltivazione biologica e aveva come obiettivo quello di individuarne l’impronta di carbonio, con la metodica LCA e i sequestri di carbonio nel terreno, con un modello di simulazione, allo scopo di individuare delle buone pratiche di coltivazione mirate alla mitigazione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera.

Il Goi ha visto la partecipazione, come partner leader, del C.R.P.V – Centro Ricerche Produzioni Vegetali di Cesena e ha coinvolto il Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia, sempre come Centro di ricerca e tre imprese agricole: CAB Massari di Conselice (RA), Az. Agr. Mattioli Stefano di Modena e Agrintesa di Faenza (RA); al Goi hanno partecipato anche, come portatori di interesse, Orogel Fresco e Apofruit.

Il progetto si è articolato su quattro fasi di sviluppo dell’innovazione:

1 – CRPV ha provveduto alla stima delle emissioni di gas serra (GHG) nei frutteti biologici (pero, melo e pesco), sia dei partner agricoli che di altre aziende, tramite la metodica LCA (Life Cycle Assessment).

Per l’elaborazione dei dati si è utilizzato il software di calcolo SimaPro (versione 8.5) e la banca dati LCA Ecoinvent v.3. Per il calcolo dell’indicatore GWP (Global Warming Potential), nella fase di analisi degli impatti, sono stati utilizzati i fattori di caratterizzazione IPCC 2007.

Per le elaborazioni sono state considerate: la produzione dei mezzi tecnici impiegati nella fase di impianto e coltivazione del frutteto; i consumi energetici impiegati nel processo di impianto e coltivazione; i rifiuti; i consumi idrici relativi all’irrigazione; le emissioni dirette e indirette di protossido d’azoto (N2O) derivanti dall’impiego in campo di fertilizzanti azotati.

Considerata la scarsità di fertilizzanti organici presenti nella banca dati Ecoinvent, a cui si rifà il codice di calcolo SimaPro, i prodotti realmente distribuiti sono stati frequentemente equiparati a quelli disponibili (in Ecoinvent v.3.4 sono presenti compost, horn meal e poultry manure dried). In particolare il digestato, prodotto nell’impianto della CAB Massari, è stato equiparato al compost, alcuni organici sono stati sostituiti con la cornunghia del database, altri organici ancora sono stati equiparati alla pollina essiccata.

2 – Il CRPA ha stimato le emissioni di gas serra nell’allevamento da latte fresco biologico della CAB Massari (l’argomento sarà oggetto di un articolo dedicato).

3 – CRPA si è occupato inoltre della stima del sequestro di carbonio nel terreno negli appezzamenti a frutteto oggetto di studio.

Il calcolo del sequestro del carbonio nel suolo integra quello della impronta carbonica delle aziende, per valutare quanto esso sia in grado di mitigare il bilancio delle emissioni di GHG associate alla produzione della frutta.

La dinamica della sostanza organica nel suolo è un processo lento e complesso che difficilmente può essere evidenziato da misurazioni di breve durata. Per valutare scenari di variazione su scale temporali prolungate è necessario fare ricorso a modelli di calcolo; a tal scopo è stato selezionato il DNDC (DeNitrification-DeComposition), che consente una modellizzazione anche delle colture da frutto.

4 – I due Centri di ricerca hanno provveduto alla valutazione dei risultati per l’individuazione delle buone pratiche di mitigazione delle emissioni.

ECC.

Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” Focus Area 5D – Progetto “RIASSORBI – Tecniche agronomiche per la riduzione delle emissioni di gas serra in aziende agricole a conduzione biologica”.

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Redazione Fidaf

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