Il Giardino di Ninfa, dopo la chiusura invernale, riapre al pubblico per la stagione 2015

Il Giardino di Ninfa, dopo la chiusura invernale, riapre al pubblico per la stagione 2015

Il 4, 5 e 6 aprile, che quest’anno coincidono con il weekend di Pasqua, sarà possibile tornare ad ammirare ed apprezzare lo splendore di questo habitat naturale, con i suoi meravigliosi colori primaverili, e respirare l’atmosfera di un luogo magico, dove vivono, le une accanto alle altre, piante ed essenze floreali provenienti da ogni parte del mondo, come se il terreno ed il clima si adattassero ad esse e le fornissero tutti gli elementi tipici del loro habitat originario, necessari per crescere rigogliose.

La splendida Oasi Naturalistica, dichiarata Monumento Naturale con Legge Regionale del 2000, è situata sui territori dei comuni di Cisterna di Latina e Sermoneta. Era una città medievale di cui esistono ancora diverse suggestive testimonianze come una parte del castello, le mura, il municipio completamente restaurato e resti di chiese ed edifici civili. Ma Ninfa è soprattutto un magnifico giardino unico al mondo, creata dove un tempo regnava la palude e tutto sembra far parte di un progetto soprannaturale, alla cui bellezza contribuiscono il fiume Ninfa, i ruscelletti, il lago e la fauna variegata.

 La storia di questo luogo inizia in pratica dalla metà dell’VIII sec. quando fu donata dall’ Imperatore di Costantinopoli a Papa Zaccaria.

Da allora fu proprietà di diverse potenti famiglie come i Conti di Tuscolo, i Frangipane (durante il cui dominio, Alessandro III venne incoronato Papa il 20 settembre 1159). La città venne successivamente distrutta dall’imperatore Federico Barbarossa prima di passare, sotto il pontificato di Innocenzo III, ai Conti di Ceccano e agli Annibaldi e, infine, divenire feudo della famiglia Caetani che, con l’elezione di Benedetto Caetani a Pontefice (1294) con il nome di Bonifacio VIII, diede inizio a quello che sarebbe stato uno dei periodi di maggiore fulgore. La città fu nuovamente distrutta nel 1382 e completamente abbandonata.

Bisognerà attendere il 1920 per vedere Ninfa tornare a nuova vita, dopo una serie di imponenti interventi di recupero attuati da Gelasio Caetani, figlio di Onorato e Ada, di origini britanniche, ( totale pulizia dell’area, restauro e consolidamento degli edifici, messa a dimora dei primi alberi) e, successivamente, da Roffredo Caetani e da sua moglie Marguerite Chapin (americana) che si dedicò interamente alla cura del giardino. Ma la grandezza dell’attuale Oasi naturalistica è dovuta soprattutto a Lelia Caetani, ultima discendente della famiglia Caetani. Fu lei, infatti, a portare a termine il progetto dell’attuale giardino che non rispondeva ad alcun modello, o moda dei tempi, ma semplicemente all’istinto creativo e alla capacità delle tre donne del Casato. Fu la stessa Lelia, insieme al marito Huben Howard, ad aprire i Giardini, prima ad una ristretta cerchia di estimatori e, successivamente, ad un pubblico più ampio, e ad istituire la Fondazione Caetani che gestisce ancora oggi i Giardini e Rovine di Ninfa.

La visita al Giardino di Ninfa è guidata e può essere effettuata da aprile a novembre, nei giorni previsti dal calendario annuale  predisposto dalla Fondazione Caetani.

 giardinodininfa

Redazione Fidaf

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