Il futuro dell’agricoltura grazie alla visione artificiale

Il futuro dell’agricoltura grazie alla visione artificiale

L’agricoltura di precisione ha consentito agli agricoltori di passare dal classico metodo intensivo di coltivare lo stesso raccolto in un campo a un sistema a griglia che suddivide il campo in appezzamenti quadrati di 10 metri di lato. Lavorando in questo modo, gli agricoltori possono coltivare circa 1.000 raccolti diversi in ciascun appezzamento e raccolti diversi nello stesso campo. Queste diverse griglie non vengono più viste come un unico campo ma considerate zone di gestione, superando un approccio all’agricoltura non diversificato. Le decisioni che implicano quali raccolti coltivare in base alle diverse tipologie di suolo favoriscono gli agricoltori, in quanto appezzamenti più piccoli possono portare ritorni significativi se lavorati in modo appropriato.

Grazie ai sistemi di controllo e al GPS, l’approccio dell’agricoltura di precisione alle colture è una realtà da circa 25 anni e funziona, anche se le menti di Blue River Technology* hanno pensato che si potesse sfruttare molto meglio. Perché focalizzarsi sulla demarcazione delle griglie quando si potrebbe utilizzare la tecnologia di visione artificiale per richiamare l’attenzione su ogni singola pianta?

È un obiettivo ambizioso, ma con tutti i presupposti per diventare una realtà. Il massimo esponente dell’automazione nell’agricoltura, John Deere*, ne è fermamente convinto, dal momento che questo mese ha acquisito Blue River per 305 milioni di dollari. Blue River ha certamente fatto la sua parte, rapportandosi con gli agricoltori per scoprire le criticità in cui la tecnologia poteva essere maggiormente d’aiuto…

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Margherita la pazza - Pieter Brueghel Il Vecchio
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Redazione Fidaf

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