Il DNA mitocondriale : storia e implicazioni di una grande scoperta

Il DNA mitocondriale : storia e implicazioni di una grande scoperta

Lunedì 29 gennaio 2018 presso il Salone degli Affreschi dell’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari si è tenuta conferenza della Prof.ssa Saccone, Emerita di Biologia Molecolare all’Università di Bari. L’evento è stato organizzato dal Dipartimento Interdisciplinare di Medicina in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili sezione Sud-Est, l’Accademia Pugliese delle Scienze, la Federazione Italiana Donne Arte Professioni Affari (FIDAPA) sezione di Bari.

Premessa

A partire dall’inizio del XX secolo, nelle scienze biologiche ha compiuto notevoli progressi, con un approccio innovativo, per conseguire risultati di rilievo nel miglioramento della qualità della vita. La ricerca scientifica ha interessato sia la genetica vegetale per l’incremento della disponibilità alimentare, sia la chimica biologica nell’interpretare i fenomeni collegati al funzionamento dell’organismo umano. A partire dagli anni Cinquanta si è affermata la nuova disciplina detta “genomica “, che viene a costituire la base fondante della “medicina molecolare “. Il genoma, in senso lato, indica il materiale complessivo presente in una cellula dell’organismo e si distingue in genoma nucleare, che indica il materiale genetico contenuto nel nucleo e genoma mitocondriale e plastidiale, contenuto nei mitocondri e plastidi (cloroplasti, cromoplasti).  Il DNA è il depositario dell’informazione genetica ed è composto da due catene di acido deossiribonucleico avvolte a costituire una doppia elica. A partire dal 1970 iniziarono, con l’invenzione del DNA ricombinante, le applicazioni pratiche delle biotecnologie, con la produzione di organismi geneticamente modificati. “L’epigenetica“ è la più recente branca degli studi genetici, che si occupa dei cambiamenti che influenzano  il fenotipo senza alterare il genotipo…

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Redazione Fidaf

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