Il crollo dei redditi dei professionisti, diminuito di un quarto in un decennio
Sul finire dello scorso anno è stato pubblicato il quinto rapporto AdEPP sulla previdenza privata dal titolo “ il valore sociale delle casse di previdenza private”, che illustra in modo analitico e puntuale l’evoluzione dei redditi dei liberi professionisti italiani, verificatasi negli ultimi 10 anni, più precisamente dal 2005 al 2014.
Il rapporto suddivide le categorie professionali con le rispettive casse in quattro macro aree:
AES – Area Economica Sociale, che comprende le categorie professionali dei Giornalisti, Commercialisti, Ragionieri e Periti Commerciali, Consulenti del Lavoro;
AG – Area Giuridica, che comprende le categorie professionali dei Notai e Avvocati;
AS – Area Sanitaria, che comprende le categorie professionali dei Veterinari, Infermieri, Psicologi e Medici odontoiatrici (quota B);
RPT – Rete Professioni Tecniche, che comprende le categorie professionali dei Geometri e Geometri laureati, Periti Industriali, Biologi, Pluricategoriale (Dottori Agronomi e Dottori Forestali- Geologi- Chimici ed Attuari), Ingegneri ed Architetti, Periti Agrari ed Agrotecnici, Addetti e impiegati in Agricoltura (dirigenti e impiegati tecnici e amministrativi).
Il rapporto esamina i redditi di tutti i liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza aderenti all’AdEPP, evidenziando in modo chiaro come il reddito medio del libero professionista che esercita esclusivamente la libera professione si sia ridotto in termini nominali e reali nell’ultimo decennio, mentre quello dei liberi professionisti dipendenti e dei lavoratori dipendenti AdEPP sia aumentato in termini nominali e reali…