I presupposti delle attività della FIDAF

I presupposti delle attività della FIDAF

 

Gennaio è tempo di bilanci dell’anno precedente e di programmi per l’anno nuovo. Pubblicheremo quanto prima il resoconto delle attività svolte durante il 2024 e sottoporremo agli organi direttivi della Federazione i programmi per il 2025. In questa sede ci preme svolgere alcune considerazioni generali sui presupposti che hanno guidato – e che continueranno a guidare – la programmazione e l’organizzazione delle attività.

Come sancito dalla sua visione, la FIDAF si propone di affiancare i professionisti dell’agricoltura, dell’alimentazione, dell’ambiente, del paesaggio per una società più sostenibile. Le iniziative intraprese hanno quindi avuto come stella polare la finalizzazione ad adempiere a questo obiettivo generale. Per entrare negli obiettivi specifici, le finalità perseguite sono state quelle di dibattere dei temi di rilevanza per la sostenibilità del sistema agroalimentare e svolgere analisi, sviluppare proposte e indicare soluzioni, promuovendo al contempo l’aggiornamento permanente dei dottori in Scienze Agrarie, Forestali e affini. Focus quindi sugli aspetti scientifici e tecnologici dei temi attinenti alla nostra professione, senza dimenticare però la più ampia dimensione culturale in cui essa – la nostra professione – si esplica.

Il secondo criterio adottato è quello dell’attualità: i temi discussi hanno riguardato gli aspetti di politica internazionale, europea e nazionale, di economia, di agronomia al centro del dibattito politico e tecnico, sia in vista del presentarsi di nuovi problemi da fronteggiare, sia in prossimità temporale con rilevanti decisioni politiche e amministrative di grande impatto sulla nostra professione e sul sistema agroalimentare in generale. Abbiamo quindi dedicato attenzione alla gestione del rischio in agricoltura, agli ecoschemi e alla condizionalità previsti dalla PAC, alla formulazione della nuova PAC, alla attuazione dei programmi previsti dal PNRR, all’adattamento delle pratiche fitosanitarie alle nuove condizioni causate dal cambiamento climatico, per nominarne solo qualcuno.

L’autorevolezza impronta il terzo criterio seguito: i relatori per conferenze, incontri e per i Venerdì culturali sono stati selezionati in base alla loro esperienza nel rispettivo campo disciplinare, alla posizione ricoperta e all’esperienza accumulata, garantendo allo stesso tempo il massimo livello di conoscenza e di capacità comunicativa.

Altro criterio perseguito con costanza è l’interdisciplinarietà: il confronto tra prospettive e punti di vista diversi è stata la base delle iniziative organizzate. Abbiamo quindi avuto eventi in cui i Dottori in Scienze Agrarie e Forestali hanno dibattuto i temi in discussione con ingegneri, biologi, geologi, naturalisti, psicologi, economisti, giuristi, esperti di comunicazione, sociologi, antropologi e storici, operanti nelle università, nei centri di ricerca, nella libera professione, nella pubblica amministrazione, nelle ditte private del settore.

L’interdisciplinarietà delle iniziative della FIDAF è stata resa possibile da una fitta rete di collaborazioni posta in essere nel corso degli anni con una serie di istituzioni rilevanti per il sistema agroalimentare. Elencare qui tutti i partner delle nostre attività sarebbe lungo e noioso, ma bisogna evidenziare che nessuno degli eventi realizzati e di quelli in corso di programmazione è stato organizzato esclusivamente dalla FIDAF.

L’ultimo – non in ordine di importanza – aspetto che è stato attentamente considerato è relativo all’efficacia comunicativa. Infatti è stata posta particolare cura sia nel format degli eventi che nella scelta degli oratori nella costante ricerca di una migliore condivisione di informazione, di idee, di analisi e di proposte.

L’ideazione e la programmazione delle attività della FIDAF coinvolgono comunque, per quanto possibile, sia i vertici nazionali che gli organi direttivi e gli associati delle Associazioni territoriali, nonché l’ampia audience delle iniziative (che ha superato il numero di 12.000). Chiediamo comunque a tutti di aumentare il livello di partecipazione facendoci pervenire proposte, critiche e valutazioni che ci permettano di raggiungere ulteriori miglioramenti della nostra attività.

 

Andrea Sonnino – Presidente della FIDAF

 

Redazione Fidaf

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