I Georgofili sono uniti e operosi!
Non è facile credere che l’attuale staticità della nostra società possa essere costante per un lungo periodo. Occorre quindi impegnarsi a predisporre nuove tecnologie e loro modalità di uso.
Tutti sappiamo come, verso la fine del secolo scorso, lo Stato italiano decise di trasferire le proprie competenze agricole alle Regioni. La nostra Accademia fu informata che non avrebbe più ricevuto il sostegno finanziario ministeriale, che da tempo era in atto. Da allora avremmo dovuto chiederlo a ciascuna Regione interessata ai temi in corso di studio ed elaborazione.
Vorrei solo ricordare che, all’inizio del III millennio, l’Accademia decise a provvedere coraggiosamente a costituire proprie Sezioni (ciascuna con un proprio Presidente e un Consiglio), almeno una per ogni 3 Regioni. Si provvide anche alla nomina di nuovi Accademici, per cercare di raggiungere equanimi numeri di Georgofili in tutte le aree della Penisola. L’iniziativa ebbe un rapido successo. Nel nuovo millennio, i Georgofili hanno infatti realizzato e sviluppato rapporti innovativi e un ruolo nazionale delle Sezioni, aggiungendone una 7a Sezione internazionale, a Bruxelles.
Come era logico e prevedibile, tutte le Regioni non hanno mancato di favorire iniziative nel proprio territorio. Spesso illustrando qualche modello scelto dalle Amministrazioni locali, Cooperative, Associazioni, ecc., per loro interessi diversi, economici e politici. Non mancano anche altre eccezioni competitive e molto confuse.
Si può rilevare che spesso studiosi, ricercatori, tecnici e altri innovatori, progettano e oggi mirano a costituire rapporti reciproci e collegialmente intrecciati (“reti”) tra attività collegiali, anche di grandi dimensioni e universalmente distanti. Questi modelli sarebbero di grande interesse anche per le singole Regioni autonome.
Credo che i Georgofili potrebbero stimolare, accogliere, difendere e valorizzare nuove conoscenze importanti e produttive, realizzando ogni possibile attività collegiale, nella consapevolezza dei rapidi progressi che stanno sviluppando un complesso e non certo facile futuro.
Bisogna correlazionare l’attività, non solo di e con una singola Sezione, ma con l’intera Accademia che le unisca per potenziarle, perseguendo gli scopi che ci hanno indotto ad aspirare di diventare Georgofili e percorrere la strada incisa nel nostro logo.
I Georgofili potrebbero sviluppare anche vari Centri che valutino e assecondino lo sviluppo di quanto si dimostri utile e meritevole.