I detenuti del carcere di Salerno diventano agricoltori grazie ad un progetto di Confagricoltura Salerno
Si chiama “Trapetum” il progetto presentato sabato 5 novembre a Papa Francesco nel corso dell’udienza concessa a Confagricoltura, dal presidente Confagricoltura Campania Rosario Rago in occasione del terzo incontro mondiale dei movimenti popolari, che si è svolto nella Aula Nervi del Vaticano.
Il progetto mette in collegamento il carcere con l’attività produttiva agricola del territorio tramite strumenti concreti di intervento: la produzione di ceramiche, il laboratorio artigianale interno e l’attività agricola esterna per alcuni gruppi di detenuti, la commercializzazione dei prodotti realizzati a marchio. Verrà realizzato poi un laboratorio di lavorazione e confezionamento di prodotti agricoli ed anche un piccolo frantoio per la molitura e la produzione di olio, a cui sarà dato un marchio che evidenzi e valorizzi il lavoro dei detenuti della Casa circondariale di Salerno.
In futuro si ipotizza anche il confezionamento di prodotti agricoli prodotti all’esterno, utilizzando manodopera proveniente dal carcere per la produzione di oggetti per la conservazione alimentare, che avverrà nell’esistente laboratorio di ceramica della casa circondariale.
Ma nel progetto si prevedono anche attività esterne, con un’area di preparazione, una piantagione di alberi e la lavorazione agricola nell’uliveto della legalità a Battipaglia, realizzato su un terreno confiscato alle mafie e concesso dal Comune di Battipaglia in comodato d’uso gratuito…