I danni da vento nelle foreste Europee
Quando i venti superano una certa intensità possono determinare lo sradicamento degli alberi o lo stroncamento dei loro fusti.
Negli ultimi decenni i danni da vento a carico delle foreste Europee sono in costante aumento; il vento è il principale fattore di disturbo naturale e agente di danno agli ecosistemi forestali europei e provoca infatti oltre il 50% del totale dei danni.
Ma quali sono i fattori che influenzano il verificarsi di così importanti danni alla foresta da parte del vento?
Tra i principali fattori vi sono la struttura del popolamento forestale e le condizioni meteorologiche.
Dal punto di vista della struttura, è evidente che ci sono popolamenti più facilmente interessati da schianti (considerando sia i ribaltamenti e sia le stroncature) rispetto ad altri. In questo caso i fattori importanti sono l’altezza dell’albero, la specie (il tipo di apparato radicale, la forma della chioma e la resistenza meccanica del fusto), le condizioni fitosanitarie e la struttura verticale del popolamento (popolamenti puri, monostratificati e densi sono più facilmente schiantati rispetto a popolamenti misti e pluristratificati). [Editoriale SISEF 2018]
Negli ultimi decenni è aumentata la vulnerabilità delle foreste europee agli schianti da vento, in quanto è aumentata la superficie coperta da foreste, la biomassa per unità di superficie, l’età media e l’altezza media dei popolamenti forestali. Parallelamente si ha avuto un incremento nella frequenza e nell’intensità delle tempeste di vento, da inquadrare probabilmente tra le manifestazioni dei cambiamenti climatici in corso.
Per l’accresciuta rilevanza dei danni forestali da vento, è apparsa necessaria la realizzazione di una banca dati geografica delle aree forestali percorse da questi eventi. La banca dati FORWIND, recentemente pubblicata, è costituita dalla raccolta e armonizzazione di diverse fonti informative. In riferimento al periodo 2000-2018, FORWIND riporta i dati di più di 80.000 aree diverse distribuite in 13 paesi europei, corrispondenti complessivamente a poco più di 1 milione di ha di foreste danneggiate.