Gli animali nell’arte e nella letteratura

Gli animali nell’arte e nella letteratura

 … la gioia/d’esser cane e d’esser uomo/tramutata/

         in un solo animale/che cammina /movendo/sei zampe/
         ed una coda/con rugiada.
         Pablo Neruda ( Ode al cane )
L’uomo s’interroga sul ruolo degli animali, ma ne ha una visione con la quale guarda tutta la realtà; c’è tuttavia anche la possibilità di avere un rapporto più positivo che nel passato. Gli animali nel passato erano semplicemente sfruttati; oggi sono sempre succubi e disposti per un ricatto affettivo ad annullare la loro natura per il padrone. L’uomo si sente superiore e gli animali debbono vivere nel suo habitat perché sono stati creati per essergli d’aiuto, ma hanno sempre suscitato nell’uomo sentimenti di rispetto e curiosità, che hanno trovato espressione nella letteratura, nell’arte e nella religione.
Tuttavia non si può pensare che essi siano solo cose, perché da sempre sono stati servitori dell’uomo sia per il sostentamento sia per il lavoro, addirittura per il gioco o per le Arti. E per questo ruolo devono essere, e sono, rispettati. Può essere utile in tal senso cercare nella letteratura le pagine più significative in cui è descritta la convivenza tra uomini e animali in situazioni tragiche o allegre. Non si dimentichi che nei testi biblici, come da traduzioni avvedute, l’uomo è chiamato ad essere il custode della terra e non il suo padrone…
Garden in the rue cortot - Auguste Renoir
Garden in the rue cortot – Auguste Renoir

Redazione Fidaf

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