Evoluzione delle macchine per la protezione delle colture
Le recenti evoluzioni del quadro normativo in materia di uso delle irroratrici, nate dall’applicazione della Direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, prendono le mosse dall’aumento dell’interesse dell’opinione pubblica nei confronti delle problematiche di natura ambientale connesse all’impiego dei prodotti fitosanitari verificatosi negli ultimi anni. Da questa rinnovata visione prende le mosse il recente quadro normativo, iniziato nel 2009 con la Direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, e concretizzatosi in Italia con il Decreto Legislativo n° 150 del 14 Agosto 2012 e con il relativo Piano di Azione Nazionale in vigore dal febbraio 2014. Con essi si introducono importanti novità nella pratica quotidiana delle macchine irroratrici, in particolare, l’obbligo dell’ispezione periodica che potrebbe verosimilmente indurre nei prossimi anni un’accelerazione del rinnovamento del parco macchine nazionale, caratterizzato da un gran numero di mezzi obsoleti e inadeguati ai requisiti di attenzione all’ambiente imposti dalle nuove regole. Nella prospettiva della sostituzione della vecchia irroratrice, è utile conoscere le proposte del mercato, in modo da saper valutare attentamente i parametri costruttivi e operativi finalizzati al controllo dei fattori coinvolti nella genesi della deriva, ossia la finezza della polverizzazione e la regolazione dell’entità e della direzione dei flussi d’aria che veicolano le gocce di miscela fitoiatrica verso il bersaglio.
Irroratrici per le colture erbacee
Le tradizionali irroratrici a barra impiegate per i trattamenti su colture sviluppate su un piano orizzontale si sono evolute per lo più nella componentistica, lasciando pressoché immutata la struttura di base. I pochi problemi di operatività delle barre, che riguardavano soprattutto l’uniformità trasversale con presenza di fasce scoperte o sovrapposizioni tra una passata e quella contigua, sono ormai risolti, prima con l’introduzione dei tracciafila schiumogeni, ormai superati dalla guida assistita tramite GPS, settore in cui la ricerca sta lavorando intensamente per una più capillare diffusione delle tecniche di agricoltura di precisione…