Estate, tempo di vacanze e di buone assicurazioni
Estate, tempo di vacanze, lontano normalmente dalle città in cui si vive e si lavora ; tempo – conseguentemente – di rischi ai quali si riserva scarsa attenzione al momento della stipula dei contratti assicurativi, per le auto possedute.
Quanti automobilisti hanno piena coscienza ed esatta conoscenza dei rischi connessi alla proprietà e all’uso di un’automobile per l’intero anno ? Ancora oggi l’assicurazione obbligatoria è ritenuta, da tanti, un gravoso balzello, che molti sopportano con fastidio.
Quanti si assicurano più per timore della polizia stradale, dei carabinieri o dei vigili urbani che per la consapevolezza di dover cedere a Compagnie fidate i molti rischi derivanti dalla circolazione ? Molti, se è vero – come è facilmente dimostrabile – che, soprattutto in alcune regioni, i più sono assicurati per i puri massimali imposti dalla legge, elevati – per fortuna – dal timido legislatore italiano su sollecitazione della Comunità Europea.
Rimane ancora alto, però, il numero dei sinistri di cui le Compagnie legittimamente si liberano, mettendo a disposizione gli importi indicati in polizza e scaricando sugli incauti o disinformati assicurati le cospicue differenze dovute ai danneggiati.
Chi può possedere e guidare serenamente un’auto senza valutare se i massimali – sebbene aggiornati rispetto a quelli sicuramente inadeguati, vigenti fino a pochi anni fa – fanno al suo caso ? Non è necessario pensare soltanto a certi personaggi (liberi professionisti e calciatori, ad esempio) ad alto reddito, poiché indennizzi cospicui oggi vengono riconosciuti anche a favore di comuni mortali.
Ma i rischi connessi all’auto – o, meglio, alla proprietà o all’uso di essa – non sono soltanto quelli riferiti ai danni che si possono arrecare a “terzi”. Anche le persone trasportate, infatti, al pari del conducente, sono spesso coinvolte negli incidenti. La legge prevede l’obbligo dell’assicurazione anche per loro, con esclusione del coniuge, degli ascendenti e discendenti diretti e degli altri familiari conviventi del proprietario o conducente ; proprio di quelli che, in pratica, abitualmente si trovano a bordo del veicolo e ai quali è opportuno, pertanto, estendere la copertura assicurativa.
Non tutte le Compagnie, inoltre, favoriscono le assicurazioni per i cosiddetti “rischi accessori” dell’auto, anche in dipendenza di speculazioni e comportamenti scorretti di troppi assicurati, soprattutto in alcune zone.
Merita attenzione anche il disegno di legge all’esame del Parlamento, che prevede l’obbligo della “scatola nera”, nonché sconti per gli automobilisti che non causano incidenti per almeno quattro anni.
Un discorso a parte va fatto per i danni alla propria auto ; basti pensare all’incendio o al furto.
Ebbene, contro tali rischi è assicurata una percentuale ancora modesta di automobilisti, un po’ per fatalismo, molto in dipendenza dell’inconscio collegamento al “balzello” : ossia all’iniziale convincimento, ancora diffuso, che l’assicurazione sia una imposizione.
Le frequenti notizie di stampa, relative a diffuse truffe, confermano che spesso in troppi automobilisti non si è ancora consolidata una coscienza assicurativa. Poiché spesso coloro che pagano quello che ritengono un balzello, cercano di rifarsi truffando le Compagnie (sinistri inventati) o speculando (spese gonfiate).
Fino a qualche decennio fa l’automobile costituiva uno status symbol ; oggi molti non possono farne a meno, per una necessitata mobilità continua per lavoro, esigenze familiari, vacanze.
Ieri era un bene a volte superfluo ; oggi è sempre più un insostituibile mezzo, la cui perdita – se non reintegrata con immediatezza – può creare problemi. E soltanto una buona assicurazione garantisce un sollecito e adeguato ristoro dei danni. Ma a condizione che la relativa polizza sia stipulata per valori adeguati con una Compagnia affidabile.
Quale è il valore di un’auto, ai fini assicurativi, per incendio e furto ? Escludere gli optional che, oggi, ne fanno un ambiente di lavoro o di svago (autoradio, radiotelefoni, fari speciali, eccetera) può essere un rischio oneroso, che non tutti hanno convenienza a correre.
Un discorso a parte va fatto per i danni alla propria auto conseguenti a incidenti senza colpa di terzi. Un danno assicurabile mediante la cosiddetta polizza “kasko”, che può essere di vari tipi. Quelle più diffuse prevedono una franchigia a carico dell’automobilista, con l’intento di indurlo alla prudenza.
Vi sono polizze, peraltro, per tutti i gusti : da quelle che comprendono anche i danni per tumulti di piazza, a quelle che fanno riferimento ai soli danni da impatto con altro mezzo identificato, passando per altre combinazioni.
Conviene stipulare la polizza kasko ? Se l’auto è nuova, certamente sì ; così come è opportuno farlo per gli acquisti a rate (il venditore, in tali casi, spesso la impone).
Va evidenziato, infine, che i contratti assicurativi vanno stipulati con Compagnie che sanno anche aiutare gli automobilisti a utilizzare l’annuale appuntamento per il pagamento del premio, per il loro aggiornamento.