Emigrazione, lettera aperta di Ugo Fraddosio
Roma, 3 Settembre 2015
Questo Forum rivolge un accorato appello a tutti i destinatari della presente lettera perché ciascuno di loro si impegni ad evitare che il vertice UE del 14.9 possa optare per il rimpatrio forzato dei migranti privi del diritto di asilo come profughi di guerra. Il rimpatrio di migliaia di giovani che hanno dato prova di determinazione, intraprendenza, coraggio ed ambizione non comuni, costituirebbe infatti una terribile delusione per questi giovani che, una volta rientrati nei paesi di origine, diventerebbero delle “mine vaganti” e finirebbero per cadere nelle mani di movimenti estremisti e fondamentalisti del tipo Boko Haram o Isis, con conseguenze difficilmente prevedibili, ma comunque gravi, sia per l’Africa che per l’Europa.
Sarebbe invece necessario ed opportuno accoglierli tutti, anche perché questa ondata migratoria avviene in un momento in cui l’Europa ha bisogno di energie giovanili per intraprendere una vasta azione di restauro ambientale (contrasto al dissesto idrogeologico, lotta contro la desertificazione, riforestazione, sistemazione degli alvei dei fiumi, dei torrenti, bonifica dei territori inquinati, ecc…).
Il vertice del 14.9 dovrebbe quindi non solo promuovere questo tipo di accoglienza (da considerare comunque provvisoria e a termine, occorrendo porre quanto prima dei limiti precisi all’immi-grazione incontrollata mediante accordi dell’UE con i paesi di provenienza), ma anche e soprattutto riconoscere l’assoluta necessità di esaminare a fondo le politiche e strategie di cooperazione allo sviluppo – i cui risultati sono finora del tutto insoddisfacenti – e rilanciare in Africa il dimenticato programma Uncod ’77.
In ultima analisi, entrati come siamo nell’era della globalizzazione, solo una saggia politica di cooperazione affidata ad esperti competenti (in particolare agronomi, forestali e naturalisti-ambientalisti), sarà in grado di riequilibrare rapporti fondamentali ed altamente squilibrati come il rapporto Nord/Sud e quello Uomo/Natura, e scongiurare al più presto, ammesso che si sia ancora in tempo, i disastri incombenti, soluzione indispensabile, al di fuori della quale le previsioni per il futuro non possono che essere funeste.
Il presente appello è rivolto soprattutto all’Italia, sede della FAO, paese ponte fra l’Europa e l’Africa, ad elevato dissesto idro-geologico e processo di desertificazione, perché sia di esempio ad altri paesi, instaurando da subito programmi di formazione teorico-pratica sul terreno per migliaia di giovani, che non vanno tenuti inoperosi, ma indirizzati verso attività di restauro ambientale che saranno sempre più necessarie, in Europa, in Africa e nei rapporti di cooperazione internazionale.
Ugo Fraddosio
Coordinatore del Forum, già senior adviser FAO per la Lotta contro laDesertificazione (LCD)in Africa
Destinatari :
– Federica Mogherini, Commissario politica estera UE
– Segolène Royale, Ministre de l’Environnement (Summit Parigi dicembre 2015)
– Papa Francesco
– Josè Graziano da Silva, DG FAO
– Maria Elena Semedo, Vice DG FAO, Direttore risorse naturali
– Laura Boldrini; Presidente della Camera
– Pietro Grasso, Presidente del Senato
– Paolo Gentiloni, Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione
– Angelino Alfano, Ministro dell’Interno
– Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole
– Gianluca Galletti, Ministro dell’Ambiente
– Luigi di Maio, Vice Presidente della Camera
– Simone Baldelli, Vice Presidente della Camera
– Marina Sereni, Vice Presidente della Camera
– Roberto Giachetti, Vice Presidente della Camera
– Valeria Fedeli, Vice Presidente del Senato
– Linda Lanzillotta, Vice Presidente del Senato
– Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato
– Maurizio Gasparri, Vice Presidente del Senato
– Erasmo de Angelis, Coordinatore “Italia Sicura”
– Gian Domenico Magliano, Ambasciatore d’Italia a Parigi
– Gianpaolo Cantini, DG della Cooperazione allo sviluppo (DGCS)
– Fabio Cassese, ViceDG Cooperazione allo sviluppo (DGCS)
– Roberto Colaminè, Capo Ufficio Sahel (DGCS)
– Fernanda Guerrieri, FAO
– Amedeo Postiglione, Presidente ICEF (International Court of Environment Foundation)
– Luigi Rossi, Presidente FIDAF (Federazione Italiana Dottori Agronomi e Forestali)
– Alfredo Luciani, Presidente di “Carità politica”
– Alessandro Bozzini, Presidente AGRFOR (Agronomi e Forestali senza Frontiere)
– Enrico Martinoli, Segretario generale AGRFOR
– Sandro Alderighi, AGRFOR
– Demetrio Serra, AGRFOR
– Don Aldino Bizzotto
– Riccardo Moro
– Massimo de Franchi, Università della Tuscia
– Deirdre Pirro, ICEF
– Ex allievi Sant’Anna
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