L’attuale situazione climatica siccitosa sull’intero territorio italiano, che si ripete frequentemente a causa dei cambiamenti climatici in atto, sta mettendo in crisi il sistema agricolo nazionale, tanto da manifestare preoccupazioni: operatori agricoli, tecnici ed Istituzioni diverse (Regioni, MIPAAF, Consorzi di Bonifica, Associazioni professionali, ecc.), proponendo soluzioni miranti ad attenuare il fenomeno calamitoso. Le soluzioni proposte, interessanti e valide, sono a) di tipo strutturale, con effetti non immediati nel tempo ed impegnativi economicamente, quali: realizzazione di nuovi invasi, anche di modesta capacità, allo scopo di ampliare a livello nazionale la capacità di invaso delle acque di pioggia; manutenzione e ristrutturazione delle reti idriche esistenti, allo scopo di ridurre le perdite di trasporto, che spesso sono anche superiori al 30 – 40%; e b) di tipo gestionale dell’irrigazione a livello aziendale, con effetti più immediati nel tempo e meno impegnative economicamente rispetto agli interventi di tipo strutturale, quali: adozione di metodi irrigui che consentono di realizzare elevate efficienze distributive dell’acqua, anche superiori al 90%; definizione delle variabili irrigue (momento dell’intervento irriguo e volume di adacquamento) con criteri razionali e scientifici, ecc. .
Tra i metodi irrigui che consentono di realizzare elevate efficienze distributive dell’acqua, anche superiori al 90%, il più frequentemente proposto è quello a “goccia, il quale, rispetto ai metodi irrigui per aspersione e gravimetrici (scorrimento superficiale ed infiltrazione laterale da solchi), le cui efficienze distributive possono variare tra il 60 – 70% ed il 40 – 50%, permetterebbe risparmi idrici dell’ordine del 20 – 30% e del 50 – 60%, rispettivamente…
The Artist’s Garden at Eragny – Camille Pissarro