Educarci all’agricoltura sociale. Prove di terziario civile innovativo
Premessa
Finalmente il Parlamento italiano ha approvato la legge “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”. È la n. 141 del 18 agosto 2015. Con tale provvedimento, viene riconosciuto dall’ordinamento nazionale uno spaccato delle campagne con le sue peculiarità, le sue tradizioni, le sue pratiche diversificate a seconda dei vari contesti territoriali. Una realtà sociale e produttiva che affonda le proprie radici nei caratteri comunitari e civili dei territori rurali, riemersa nelle moderne forme di una reinventata ruralità, tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, e oggi elemento costitutivo essenziale della multifunzionalità dell’agricoltura e della sua sostenibilità economica, sociale e ambientale. È un risultato che premia l’impegno delle reti degli operatori dell’agricoltura sociale che in questi anni si sono costituite. Le quali hanno contribuito con azioni volte alla conoscenza del fenomeno e allo sviluppo delle iniziative e delle esperienze in tutte le regioni italiane, creando comunità di pratiche, luoghi di confronto tra gli operatori e le istituzioni, cultura diffusa finalizzata alla sperimentazione di modelli innovativi di welfare nei territori rurali e nelle aree periurbane.
Il Gruppo di Azione Locale (GAL) “Capo S. Maria di Leuca” si è distinto per aver creato da tempo lo Sportello dell’agricoltura sociale in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali…
Educarci all’agricoltura sociale, di Alfonso Pascale