Editoriale “Pensiero Forestale”. Dietro i fatti ci sono le idee (e il linguaggio)

1. Ho recentemente partecipato al Secondo Congresso Internazionale di Selvicoltura. Come sempre dopo un evento scientifico, tornando a casa mi sono chiesto: “Che cosa ho imparato?”. Il Congresso ha avuto grande successo, sia per numerosità di studiosi, scienziati, ricercatori, addetti ai lavori e studenti intervenuti, sia per copiosità di informazioni, casi di studio, tecnologie, idee. Ma un aspetto mi ha particolarmente colpito: l’improcrastinabilità del superamento di due “mantra” che hanno sotteso molta ricerca forestale in questi ultimi anni, relativamente ai concetti di “sostenibilità” e di “servizi” ecosistemici. Di fatto, io stesso ho non di rado evocato soprattutto il primo di questi due termini in molte pubblicazioni. Alcune presentazioni e discussioni al Congresso hanno però permesso di chiarirmi le idee: il problema è che queste parole sono improprie se applicate con riferimento alla gestione di ecosistemi (quali quelli forestali) e più in generale alla gestione dei sistemi socio-ecologici (sensu Folke, 2006).

2. Il concetto di sostenibilità risale alle prime conferenze a carattere ambientale promosse dalle Nazioni Unite negli anni ’70 e, in particolare, è noto al grande pubblico nella accezione di “sviluppo sostenibile”, concetto in sé contraddittorio in quanto è impossibile uno sviluppo indefinito, per sostenibile che sia, in un ambiente finito, quale il nostro Pianeta. In generale, comunque, il concetto di ”sostenibilità” si riferisce ragionevolmente alle capacità e modalità di poter continuare a lungo termine l’uso di risorse naturali garantendo l’equità intergenerazionale dei benefici ritraibili…

Vedi articolo

The Golden Bough, William Turner
The Golden Bough, William Turner

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *