Due lepidotteri Tortricidi negli agrumeti e nei pereti etnei
Sulla tenera vegetazione primaverile degli agrumi e dei peri sviluppano le larve del Tortricide Archips rosana (Fig.1), nate da uova deposte sul tronco e sulle grosse branche delle piante (Fig.2); molte essenze erbacee e arbustive, presenti negli stessi agrumeti e pereti, ospitano le polifaghe larve della Bega mediterranea del garofano, Cacoecimorpha pronubana che, solo occasionalmente, infestano le arance mature. La specie è tendenzialmente omodinama e, nei nostri agrumeti, svolge fino a cinque generazioni annue, mentre, nei pereti etnei, a quote variabili dai 600 ai 1000 m s.l.m., ne compie fino a tre. La monovoltina A. rosana, in tutti i siti, svolge una sola generazione annua; le larve, che sgusciano l’anno successivo alla ovideposizione, raggiungono le foglioline apicali dei germogli che legano con fili sericei formando così un ricovero entro il quale rodono le foglie; divenute mature incrisalidano all’interno del ricovero, dal quale, dopo due settimane, sfarfallano gli adulti. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono un totale di circa 300 uova, distribuite in 2-4 ovature a placca.
Nei pereti etnei, oltre alle due specie, sono presenti i “ricamatori” Aethes tesserana, Archips podanus, Adoxophyes orana, Argyrotaenia pulchellana, Pandemis cerasana e Pandemis hesperana. Occasionale è la presenza dell’Erebide Orgya antiqua. I parassitoidi di A. rosanus e C. pronubana, sono differenti e afferiscono principalmente agli ordini degli Imenotteri e dei Ditteri. Nei pereti, le lavorazioni e i reiterati trattamenti effettuati per il controllo della Psilla (Cacopsylla pyri), della Cidia (Cydia pomonella) e dei citati “ricamatori”, incidono negativamente sulla biocenosi parassitaria; mentre negli agrumeti, in regime di agricoltura biologica, il complesso parassitario vivente a carico dei due Tortricidi è più ricco di specie ed è, di norma, in grado di tenere la densità di popolazione di A. rosana, entro la soglia di tolleranza. Su quest’ultimo fillofago, sono state riscontrate 11 specie di Imenotteri, 9 delle quali parassitoidi primari e 2 iperparassiti. Le specie più frequentemente riscontrate, e più attive nel controllo naturale delle larve, sono: Macrocentrus rossemi, Apanteles sodates e Diadegma fenestrata; occasionale è la presenza di Campoplex restrictor e di Brachymeria intermedia, che parassitizza le larve mature e le crisalidi di numerosi Lepidotteri. Non è stata rilevata la presenza del Tricogrammatide Trichogramma embryophagum var. cacoeciae segnalato in Europa, quale attivo agente di controllo naturale. La biocenosi parassitaria di C. pronubana è costituita da 7 specie di Imenotteri, 6 delle quali parassitoidi larvali primari e 1 iperparassita. Le specie più frequentemente riscontrate sono Campoplex borealis, Venturia canescens e Pristomerus vulnerator. A queste va aggiunto il Dittero Tachinide Actia pilipennis, ampiamente diffuso, che vive su vari Tortricidi, Oecoforidi e Yponomeutidi. Le uova vengono parassitizzate, in percentuali variabili dal 10 al 56%, da Trichogramma evanescens. Nonostante l’elevato numero di adulti (Fig.3) catturato dalle trappole innescate con lo specifico feromone sessuale, solo occasionalmente, sui germogli di agrumi e di peri, sono presenti larve di C. pronubana che, frequentemente, si rilevano sulle piante erbacee e arbustive infestanti. Su piante adulte i danni causati da A. rosana sono irrilevanti grazie all’attività dei citati parassitoidi e di occasionali uccelli e acari predatori; mentre, su piante giovani e reinnesti di agrumi che, a causa di gravi attacchi, potrebbero subire ritardi nella formazione della chioma, va valutata la necessità di intervenire con formulati a base di Bacillus thuringiensis, che sono efficaci e non ostacolano l’attività degli entomofagi.