Documento Finale dell’Evento Speciale G7 “Foreste per il mondo”, coorganizzato dalla FIDAF

Documento Finale dell’Evento Speciale G7 “Foreste per il mondo”, coorganizzato dalla FIDAF

Si è svolta a Roma, presso l’Accademia dei Lincei, il 15 e 16 ottobre 2024, il “G7 Special Event: Forests for the World” con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, anche non del G7, come il Ministro dell’Economia forestale della Repubblica del Congo, il Direttore esecutivo dell’Organizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica (OTCA) e il Rappresentante del Segretariato per l’Ambiente e il Cambiamento Climatico della Repubblica keniana , per approfondire e sviluppare i risultati della Conferenza sul “Ripristino delle foreste mondiali e degli alberi”, che si era tenuta nel 2022.

Nel documento finale allegato si ricorda come i paesaggi forestali svolgano un ruolo fondamentale come deposito di gas serra, mitighino l’impatto degli eventi meteorologici estremi e rappresentino un elemento fondamentale per la salvaguardia della biodiversità, oltre a fornire derrate alimentari, mezzi di sussistenza e benessere a milioni di persone.

I lavori hanno evidenziato anche l’importanza delle foreste per il rifornimento di legname, di prodotti legnosi e di altri prodotti forestali per la creazione e il mantenimento di una fiorente bioeconomia circolare e della neutralità climatica, elementi essenziali per perseguire gli obiettivo dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e gli obiettivi dichiarati delle Convenzioni ambientali delle Nazioni Unite, compreso il Forum ONU delle Foreste.

Allarmanti i dati sulla deforestazione e il degrado delle foreste che continuano ad avanzare con grande velocità sotto la spinta dell’allargamento delle superfici destinate a coltivazioni e allevamenti e dell’uso non sostenibile delle risorse naturali. A destare preoccupazione è anche il mancato o debole riconoscimento del ruolo vitale dei Tre Bacini – Amazzonia, Congo e Indonesia- che ospitano 80% delle foreste tropicali del mondo e due terzi della biodiversità terrestre e che agiscono da regolatori globali dell’equilibrio del carbonio terrestre, di fronte all’accelerazione del cambiamento climatico e alle sue conseguenze sempre più nocive per le comunità umane e le specie animali, vegetali e microbiche.

Da un punto di vista operativo sono state illustrate ed approfondite, con interesse, le conclusioni dei vertici ad hoc di Nairobi (Kenya), Brazzaville (Congo) e Belen do Para (Brasile), la necessità di stanziare adeguate risorse finanziarie, e il ruolo delle istituzioni finanziarie internazionali, per sostenere le iniziative di ripristino delle foreste e degli ecosistemi, con particolare riferimento alle nazioni a basso reddito, e l’opportunità di formare una coalizione che finanzi la protezione degli ambienti ricchi di biodiversità ed importanti siti di stoccaggio dell’anidride carbonica. Pari importanza è attribuita alla necessità di assicurare che le materie prime e i prodotti che entrano nel mercato commerciale mondiale siano di provenienza e produzione sostenibile – il che significa che la loro produzione non ha contribuito alla deforestazione e al degrado delle foreste – contribuendo al contempo in modo significativo al sostentamento e alla valorizzazione dei valori socioculturali delle popolazioni locali, comprese le comunità indigene e le loro conoscenze tradizionali.

Particolare attenzione è stata riservata alla legislazione pertinente, come l’Accordo di Amsterdam e il Regolamento Legno dell’Unione Europea (995/2010) e suoi aggiornamenti anche recenti, volta a contrastare il commercio di prodotti da forestazione illegale. Durante la riunione è stato inoltre rilevato che i programmi e i progetti di cooperazione internazionale, compresi quelli gestiti dal settore privato, in atto in diversi Paesi, coinvolgono le comunità locali, le loro conoscenze e competenze tradizionali e combinano gli obiettivi di conservazione della natura con la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo socioeconomico. Per queste ragioni, nel documento finale, approvato all’unanimità, i partecipanti auspicano un rafforzamento dell’impegno nella cooperazione internazionale per lo sviluppo incentrato sulle foreste, il rafforzamento del ruolo delle organizzazioni intergovernative, tra cui la FAO e il Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste, nonché dagli attori non statali interessati, la creazione di mercati esenti da deforestazione. Essi invitano il governo italiano a lanciare, nell’ambito del G7,  un’iniziativa speciale sulle foreste, compresa l’industria forestale, in stretta collaborazione con le parti interessate, volta a rafforzare le capacità operative, lo sviluppo istituzionale e la condivisione delle conoscenze, nei programmi e i progetti di salvaguardia e ripristino delle foreste.

L’evento Speciale G7 Foreste per il Mondo era organizzato dall’Accademia Nazionale dei Lincei in collaborazione con Accademia Nazionale delle Scienze dette dei XL, Accademia dei Georgofili, Accademia Nazionale di Agricoltura, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Società Geografica Italiana, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi della Economia Agraria (CREA), European Forest Institute (EFI), Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali (FIDAF) e Federlegno, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, della Sovranità Alimentare e Forestali, on. Francesco Lollobrigida.

 

DICHIARAZIONE FINALE (EN-IT)

 

 

Redazione Fidaf

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *