Di protezionismo si muore
I dazi annunciati da Trump stanno mettendo in subbuglio le economie occidentali, Italia in primo luogo. Adesso ci accorgiamo che a scherzare col fuoco protezionista, saremo noi i primi a scottarci. Eppure le elezioni sono state vinte da due partiti (Lega e 5Stelle) che sul protezionismo hanno impostato la loro campagna elettorale. La Lega chiedendo esplicitamente dazi e barriere “a protezione della qualità del made in Italy”, i 5Stelle chiedendo più o meno qualcosa di simile, sia pure in un quadro abbastanza confuso (i grillini cambiano parere dalla sera alla mattina). Cos’è la globalizzazione? Assenza di dazi e mercati aperti. E trattati internazionali per garantire appunto la graduale apertura dei mercati. Lega e 5Stelle si sono distinti in proclami anti-global. “Isolazionismo e Stato assistenziale, le illusioni scritte nei loro progetti, andranno a scapito delle generazioni future”, hanno scritto sul Corriere della Sera Alberto Alesina e Francesco Giavazzi. Su questo fronte anti-global quasi tutti i partiti si sono spesi, dalla sinistra estrema nostalgica delle nazionalizzazioni e del “tassa e spendi “(in deficit), alla destra tentata da derive sovraniste e isolazioniste. Ma i sogni muoiono all’alba e mister Trump ha aperto i giochi. Di guerre commerciali si muore, in particolare l’Italia che sta fondando la sua (debole) ripresa proprio sull’export…