Dalla Smart City alla Smart Community
L’approccio efficace e sistemico alle smart city dovrebbe basarsi sull’uso di tecnologie a basso impatto ambientale e sulla condivisione dell’obiettivo sociale del miglioramento della qualità della vita delle persone. La formazione sulle competenze sociali, l’organizzazione delle comunità, la partecipazione attiva e la diffusione dei processi culturali sono iniziative in grado di attivare nei cittadini comportamenti sostenibili (smart behaviour) proprio perché fortemente ancorate ai bisogni reali (la mobilità, l’economia, il lavoro, la sicurezza, la sanità, l’invecchiamento…).
La disponibilità di infrastrutture e tecnologie che consentono l’accesso alle informazioni, sono fattori indispensabili e abilitanti ma non sufficienti, poiché significativo è l’utilizzo che di esse se ne fa. L’esempio più importante di tale limite è costituito proprio dalle tecnologie che permettono l’accesso alle informazioni, ossia le cosiddette ICT (Information & Communication Technologies). Benché il termine sia positivo sotto ogni aspetto a fini sociali, è riconosciuto che l’abuso di tali tecnologie (uso intensivo di TV, videogiochi, smartphone, internet e social network), specie negli adolescenti, inibisce la socializzazione e la comunicazione, determina situazioni d’isolamento dal contesto sociale e culturale di riferimento, con sconfinamento nei casi peggiori in vere e proprie ludopatie o nuove patologie…