Crudismo, nuova incultura

Crudismo, nuova incultura

Gli storici e gli antropologi della alimentazione pensano che l’evoluzione degli ominidi e la nascita della nostra specie è stata aiutata della cottura degli alimenti. Tuttavia oggi assistiamo al diffondersi il mangiare crudo fino a un crudismo estremo in un’ideologia giustificata dalla voglia di tornare a una natura idealizzata, che in buona parte precede la nostra cul-tura, quindi una sorta d’incultura. Il crudismo riguarda ogni tipo di alimento, dai vegetali alle carni, al pesce e non da ultimo anche le uova e il latte, che sempre è richiesto crudo, non trattato e tanto meno bollito.

La cottura degli alimenti è molto antica, sembra seguire di poco la scoperta di poter di dominare il fuoco, un’invenzione avvenuta tra i seicentomila e gli ottocentomila anni fa certamente prima della comparsa sulla faccia della terra della nostra specie, che ha meno di duecentomila anni. La cottura dei cibi è ritenuta fondamentale per l’evoluzione dell’uomo perché una loro migliore digeribilità permette un accumulo di calorie e nutrimenti fondamentali per la crescita del cervello e, se l’uomo ha percorso con successo la strada dell’evoluzione aumentando i suoi neuroni, è anche grazie alla cottura che rende più facile l’assorbimento di sostanze nutritive degli alimenti. Inoltre, l’impiego del fuoco nell’alimentazione riduce il tempo necessario per la ricerca di cibo e favorisce il consumo in comune con significativi vantaggi per le capacità sociali e cognitive.
I benefici della cottura sono ora inscritti nei nostri comportamenti e non altrimenti si spiegherebbe il piacere suscitato dall’aroma di un pane che esce dal forno o di una carne arrostita o grigliata. La cottura degli alimenti crea aromi e sapori nuovi, ottenuti anche mescolando carni e vegetali e dà avvio alla cucina che la nostra specie porta ai più alti livelli della gastronomia…

The Garden of Monet at Argenteuil - Claude Monet
The Garden of Monet at Argenteuil – Claude Monet

Redazione Fidaf

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