Coturnismo, avvelenamento naturale
Morire avvelenati da carni di allodole, tordi, quaglie o coturnici (da qui il termine coturnismo) cacciati in primavera è un evento tanto antico quanto strano, ignoto a molti e che nel passato è stato anche interpretato come una punizione divina. La prima, drammatica descrizione del coturnismo si legge difatti nella Bibbia, dove nel Libro dei Numeri (11 – versetti da 31 a 34) si narra che nella località di Kibrot-Attaava gli ebrei, durante il loro esodo dall’Egitto verso la Terra Promessa, s’imbattono in uno stormo di quaglie in migrazione, ne catturano un gran numero e le mangiano. Immediatamente sono colpiti da un avvelenamento collettivo e i molti morti sono sepolti sul posto, da allora denominato Kibrot Attahava e cioè “sepolcri dell’ingordigia”, perché Dio avrebbe punito con la morte gli ebrei colpevoli d’ingordigia.