Comunicato Stampa_ Il futuro dell’export di vino italiano negli USA passa dalla conquista dei consumatori Millennials
Scelgono il vino più per la notorietà del brand che per tipologia e provenienza, guardano al prezzo e sono attratti dal design delle bottiglie: sono i consumatori Millennials, una delle chiavi per conservare e ampliare l’export di vino italiano negli USA. E’ quanto emerge dallo studio realizzato da Nomisma Wine Monitor per Verallia, presentato all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Bologna, 24 marzo 2017 – Verallia, terzo produttore globale di contenitori in vetro per l’industria alimentare e Nomisma Wine Monitor hanno presentato ieri a Pollenzo lo studio “Il ruolo del packaging nelle scelte di consumo di vino: un confronto tra i Millennials statunitensi ed italiani”. La ricerca, realizzata da Wine Monitor, si è posta dalla conquista dei consumatori Millennialsa l’obiettivo di valutare comportamenti e stili di consumo di vino da parte dei Millennials nei due mercati più importanti per le imprese vinicole del Belpaese: oggi 5 bottiglie di vino italiano su 10 vengono ancora consumate nel mercato nazionale, mentre delle 5 rimanenti che vengono esportate, una finisce direttamene negli Stati Uniti. Gli USA rappresentano infatti il primo mercato di export per le nostre produzioni; un mercato che nel 2016 ha importato complessivamente oltre 5 miliardi di euro di vino, di cui il 32,4% di origine italiana, facendo del nostro paese il leader di settore. La crescita a valore delle importazioni totali di vino negli Stati Uniti è stata del 52% nel corso dell’ultimo decennio (3,3% nell’ultimo anno, 2016 vs 2015)…