I cluster di Expo
Per capire come si legano i paesi all’interno delle principali filiere alimentari. Paesi raccolti non più per aree geografiche ma per produzioni alimentari saranno la grande novità di Milano2015 rispetto alle altre esposizioni
universali. I cluster sono ampi spazi allinterno del sito espositivo che raggrupperanno più paesi (soprattutto quelli
in via di sviluppo) attorno a un tema comune. A volte un alimento altre volte una caratteristica ambientale. In questo modo permetteranno al visitatore di afferrare la rete di relazioni e interdipendenze che legano i paesi all’interno delle principali filiere alimentari: importatori ed esportatori, produttori , trasformatori e consumatori. E garantiranno un palcoscenico di tutto rispetto a paesi che nelle precedenti esposizioni erano sacrificati o radunati in joint pavillions. Ogni paese membro di un cluster avrà infatti un proprio piccolo padiglione. In questa intervista Matteo Gatto spiega come è nato e come si è sviluppato il progetto dei cluster. Ognuno dei nove cluster si concentra su un tema cruciale per la sicurezza alimentare, come spiega Eduardo Rojas Briales, vice direttore della FAO per il settore foreste e commissario per EXPO2015. Questo vale per i cluster dedicati ad alimenti chiave come i cerali o il riso, ma anche per quelli legati a beni apparentemente di nicchia, come le spezie o il cacao. Per non parlare dei cluster dedicati alle zone
aride o alle isole. Per l’Italia riveste una particolare importanza il cluster del Biomediterraneo, dove avranno ampio spazio i temi della dieta mediterranea e della pesca sostenibile, e che avrà la Regione Siciliana come capofila. La lista completa dei cluster: Cereali e tuberi Riso Frutta e legumi Cacao Caffé Spezie Isole Zone Aride Bio-Mediterraneo