CEMENTIFICI E AMBIENTE. Circolare è bello, ma solo a parole.

CEMENTIFICI E AMBIENTE. Circolare è bello, ma solo a parole.

I deputati europei a 5 Stelle denunciano in Procura i cementifici di Varese che utilizzano il combustibile da rifiuti al posto del carbone. Non perché abbiano violato la legge o le direttive europee, ma perché… le applicano, proprio come accade in tutta Europa e, ancora troppo poco, nel resto di Italia. Come creare allarmismo intorno a una buona pratica di economia circolare attraverso un esposto senza notizia criminis.

L’eurodeputata Eleonora Evi, insieme a due colleghi e a un gruppo di attivisti del M5S di Varese ha presentato nei giorni scorsi un esposto in procura contro due cementifici che utilizzano combustibile da rifiuti. “Vogliamo fare chiarezza perché siamo estremamente preoccupati per le emissioni prodotte dai cementifici e chiediamo al Procuratore di valutare se sussistano gli estremi per aprire le indagini I due cementifici – continua Evi – così come tutti i maggiori gruppi produttori di cemento in Italia, bruciano infatti combustibili alternativi e scorie da inceneritori, con possibili gravi ripercussioni sulla salute umana e l’ambiente. Di fatto producono cemento non nelle modalità tradizionali, ma bruciando combustibili solidi secondari (CSS), o combustibili derivati da rifiuti solidi urbani (CDR) o scorie da acciaierie e da inceneritori”.

Ma quale sarebbe il sospetto di reato? Nel comunicato e, dunque nell’esposto, la Evi non rivela alcuna specifica accusa ai due cementifici del varesotto e rinvia invece ad un elenco dei cementifici autorizzati in Italia in cui sono in corso attività di coincenerimento di CSS e altri rifiuti speciali, compilato da Medicina Democratica, anch’esso privo di qualsiasi specifico indizio di reato.

Lo stesso comunicato riconosce, infatti, che l’utilizzo dei combustibili alternativi è regolamentato per legge e che i quantitativi utilizzati sono molto al di sotto di quelli autorizzati ma questo non evita la richiesta di indagine e non placa la preoccupazione: “Pensiamo all’emissione di metalli pesanti tossici nell’atmosfera, ad esempio, oppure alla questione occupazionale, con i rischi cui sono sottoposti i lavoratori che sono quotidianamente esposti all’inalazione e all’assorbimento di cromo e cadmio”…

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Autoritratto con orecchio bendato (Arles, gennaio 1889)

Redazione Fidaf

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