“Cascare a fagiolo” e altre espressioni basate sui legumi
I proverbi, signor conte, sono la sapienza del genere umano.
(Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. V)
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha dedicato ai legumi l’anno 2016 (International Year of Pulses), affidando alla Food and Agricultural Organisation (FAO) l’organizzazione di eventi e manifestazioni sul tema. La coltivazione di questi vegetali è radicata nel bacino del Mediterraneo da sempre. Per millenni lenticchie, ceci, fave e cicerchie hanno costituito la base dell’alimentazione, diventando sempre più presenti nelle religioni, nella letteratura, nell’arte pittorica e persino nel cinema. Dopo un drastico calo del consumo nel secondo dopoguerra, a favore delle proteine di origine animale, oggi i legumi sono tornati in auge per le loro indiscusse proprietà salutari, conquistando un posto d’onore nella dieta mediterranea (atta a contrastare obesità e a prevenire malattie croniche, come diabete e disturbi coronarici), ma anche nei più raffinati menù. Essi sono anche una buona riserva potenziale di elementi minerali e di vitamine essenziali per l’uomo.
oltre ai benefici effetti sui consumi alimentari, non è da trascurare il valore delle leguminose sulla concimazione naturale dei suoli in rapporto agli agenti azotofissatori.
Mi permetto di suggerire a Lorenzini di aggiungere al suo interessante articolo il detto preferito della mia bisnonna Esterina:
“Se il cece non cuoce in cinque minuti, non cuoce più”.