Carne sintetica: illusione o imbroglio?

Carne sintetica: illusione o imbroglio?

L’agosto 2017 è stato apportatore di rinnovate e ripetute notizie sulla produzione della cosiddetta “carne sintetica” o “carne pulita”. Le virgolette sono d’obbligo perché non si tratta di carne ma solo di cellule muscolari coltivate in ambiente artificiale e mancano le cellule connettivali che danno consistenza e gli adipociti che con i loro grassi portano aroma e sapore alla “vera” carne. Inoltre non si comprende perché questo prodotto sia “pulito”, dato che si ottiene da coltivazioni ora di laboratorio e in futuro, forse di industrie, usando nutrienti cellulari complessi, con additivi e soprattutto con la necessaria presenza di siero fetale bovino ottenuto da bovine gravide macellate (senza macellazioni niente siero e senza siero niente cellule, almeno per ora).

Senza rinvangare gli insuccessi commerciali ed economici dei passati tentativi di produrre proteine da coltivazioni unicellulari (Single Cell Protein – SCP degli anni sessanta del secolo scorso) i progetti che sono ora proposti ed enfatizzati meritano considerazioni che sollevano serie perplessità sulla effettiva realizzabilità di una produzione su vasta scala e forti dubbi che non si tratti di un imbroglio economico-finanziario.
Con la coltivazione di cellule muscolari si può ottenere un prodotto alimentare che non riproduce una bistecca e che può al più essere usato come un tritato trasformato in hamburger, polpette e ragù, aggiungendo grassi, aromi e quant’altro per dare sapore. Un prodotto che non si mette in concorrenza con la vera carne della classica fiorentina italiana, la T-bone americana, il roast-beef inglese o i tournedos francesi…
The Little Gate of the Old Mill - Henri Matisse
The Little Gate of the Old Mill – Henri Matisse

Redazione Fidaf

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