Campi maledetti, lombrichi e lupi
Oggi sono maledetti o ritenuti tali i campi profughi e alcuni campi di calcio e tennis, ma al tempo delle società pastorali erano quei terreni di pascolo dove il bestiame contraeva una malattia mortale anche per l’uomo, il carbonchio ematico, così denominato per il sangue nero e le pustole nere degli ammalati e dei morti, ora noto con il termine anglofono di antrace, e cioè nero. Una malattia che nell’attuale società tecnologica di tanto in tanto torna alla ribalta come rischio di guerra batteriologica, come conseguenza del riscaldamento planetario o di un ritorno a sistemi d’allevamento pastorali.