Biocarburante dalle tazzine, a Londra i bus vanno a caffè

Biocarburante dalle tazzine, a Londra i bus vanno a caffè

La benzina costa troppo? E noi inventiamo gli autobus a caffè: rossi, a due piani, ecologici, instancabili. Non è un’invenzione dei napoletani, che quanto a caffè avrebbero da insegnare a tutto il mondo. Ma la trovata industriale di una start-up di Londra, che ha permesso di accendere ieri i primi motori dei tradizionali «double-decker bus», alimentandoli con carburante che contiene una quota di olio di caffè.

I ricercatori britannici hanno tirato fuori dagli scarti della bevanda più bevuta al mondo, che pure a Londra si consuma assai meno che in Italia, un biometano, il B20, che contiene olio minerale e, per una quota pari al 20%, anche olio di caffè, utilizzato senza necessità di modifiche.
L’invenzione può far viaggiare i mitici «due piani» rossi grazie a una collaborazione tra la Shell e la Bio-Bean, start-up specializzata nello sviluppo di combustibile e carburante derivato dai residui del caffè. I primi bus sono partiti ieri. La Bio-bean ha dichiarato di aver prodotto finora 6 mila litri di olio di caffè, che se mescolati con il diesel per formare il B20, potranno alimentare un autobus di Londra per un anno. L’equivalente in tazzine? 2,55 milioni…
Adorazione dei Magi - Pieter Brueghel Il Vecchio
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Redazione Fidaf

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