Bilancio con guadagni record per Epap ma degli extra rendimenti si sono perse le tracce
Il risultato del bilancio consuntivo EPAP 2019 presenta, dopo tanti anni di delusioni ed amarezze per gli scritti alla Cassa di Previdenza, una serie di dati contabili positivi, mai riscontrati nei precedenti bilanci.
Infatti, a pag. 6 della relazione sulla gestione del Bilancio Consuntivo al 31/12/2019, a firma del presidente Stefano Poeta, presente sul sito dell’EPAP, si legge:
“non v’è dubbio che il presente bilancio consuntivo si caratterizza principalmente per tre elementi essenziali: lo straordinario utile di esercizio di oltre 33 milioni di euro, l’attribuzione agli iscritti degli extra-rendimenti dal 2013 al 2017 per ben 27 milioni di euro e il rendimento finanziario netto a valore di mercato dell’8,65%.”
Proseguendo nella lettura della relazione, si legge: “Il 2019, seguendo il trend iniziato nel 2018, ha accresciuto ulteriormente le rivalutazioni di legge raggiungendo tassi netti dell’1,8254% per il fondo soggettivo, e del 2,0% per il fondo pensioni, ben superiori al tasso di inflazione (0,5%), con conseguente incremento degli importi destinati agli iscritti per la rivalutazione dei fondi istituzionali, 15.426.409 euro contro i 12.021.990 euro del 2018 (+ 28,3%). Di tutta evidenza i 57.594.306 euro di proventi finanziari netti + 336% sul 2018 (€ 17.130.931), ma soprattutto l’ulteriore incremento del Patrimonio netto che, nonostante lo stralcio di 27 milioni di extrarendimenti agli iscritti, cresce a 111.817.385 euro (+ 6,188 milioni di euro sul 2018 per un + 5,9%)”.
Leggere nel bilancio 2019 che, finalmente, sono stati attribuiti agli iscritti gli extra rendimenti è la notizia che da anni i Dottori Agronomi, i Geologi, i Chimici e gli Attuari aspettavano e dovrebbe rappresentare l’inizio di un quel processo virtuoso che, tutti gli anni, consentirebbe di incrementare i montanti individuali oltre le rivalutazioni di legge.
A quanto ammonti l’extra rendimento riversato sui montanti, ogni iscritto all’EPAP dovrebbe poterlo osservare sulla propria area riservata.
Ormai è noto a tutti che la pensione dell’iscritto all’EPAP è il frutto della somma dei contributi soggettivi versati rivalutati anno per anno con il coefficiente di rivalutazione previsto per legge. Nessuna altra iniziativa era stata fino ad ora intrapresa concretamente per incrementare il montante individuale dell’iscritto alla cassa.
Leggendo il Bilancio EPAP 2019 si intravede che il montante individuale dell’iscritto verrà incrementato in futuro:
– dai contributi soggettivi versati dall’iscritto alla cassa;
– dal coefficiente di rivalutazione del montante previsto per legge, che dovrebbe essere lievemente più alto del coefficiente 2019, tanto da raggiungere quasi il 2%;
– dal 2% derivante dall’aumento del contributo integrativo che passerà dal 2 al 4%. (Si legge infatti nella succitata relazione al bilancio 2019 a pag. 7: “Riforma previdenziale con attribuzione a montante del 100% dell’incremento del contributo integrativo (2%)”);
– dall’extra rendimento 2019 pari a 26.186.325 (pag. 58 del bilancio EPAP 2019).
Va dato atto al Presidente Poeta che l’EPAP ha saputo cogliere il favorevole andamento positivo delle borse mondiali, che tanto ha influito sul risultato di gestione dell’EPAP per l’anno 2019 (pag. 25 del bilancio EPAP 2019), ma ciò deve essere di stimolo per proseguire in un’attenta ed oculata gestione della ripartizione del portafoglio dell’Ente al fine di evitare un’alternanza di risultati, positivi o negativi, legata alle oscillazioni azionarie, come affermato dallo stesso Presidente lo scorso anno: “L’esito dell’esercizio è condizionato dall’anomala congiuntura economica mondiale registrata nell’ultimo trimestre 2018…. “(pag. 9 della relazione sulla gestione del Bilancio Consuntivo 2018).
Il risultato di gestione del 2019 ha consentito un incremento del patrimonio netto anche a fronte della distribuzione degli extra rendimenti “Il patrimonio netto passa dai 105,6 mln del 2018 agli attuali 111,8 nonostante l’accantonamento al fondo soggettivo del 60% degli extra-rendimenti realizzati negli esercizi 2013-2016 per 27 mln. “(pag. 15 della relazione sulla gestione del Bilancio Consuntivo 2019) e dovrebbe consentire all’EPAP di superare il difficile momento legato all’emergenza COVID 19.
Riporta infatti, la relazione sulla gestione del Bilancio Consuntivo 2019 a pag. 16: “Al momento in cui scriviamo gli effetti della pandemia Covid 19 sui mercati finanziari non sono esauriti. A partire dal mese di febbraio 2020 una forte correzione a livello globale ha interessato tutti gli indici azionari e obbligazionari. L’Ente ha conseguentemente adottato ogni misura utile a ridurre il rischio di mercato compreso coperture per il rischio mercato sugli asset azionari. Il portafoglio dell’Ente a valore di mercato da inizio 2020 alla data del 09/04/20 registra un risultato pari a – 6,99% certamente migliore degli indicatori di mercato.”
Pertanto, dal 2020, considerato che il patrimonio dell’EPAP ha ormai superato il miliardo di euro (totale attività 1.041.909.287 (pag. 120 del bilancio EPAP 2019) l’Ente non dovrebbe, con un’oculata gestione, avere più problemi per le rivalutazioni dei montanti, previsti per legge, nel 2020, prossimi al 2%.
Inoltre, se e quando entrerà in vigore il nuovo contributo integrativo (4%), il maggior incremento del 2%, rispetto alla percentuale attuale del 2%, andrà direttamente alla rivalutazione dei montanti individuali.
Quanto invece alla possibilità di distribuire degli extra rendimenti anche nel 2020, essa è strettamente connessa alla capacità che avrà l’EPAP di gestire il proprio patrimonio in un contesto caratterizzato da una elevata volatilità dei mercati azionari ed obbligazionari.