Banca e agricoltura, dialogo difficile
Attualmente in Italia sono in attività circa 1,5 milioni di aziende agricole per un valore medio alla produzione di 44 miliardi. Un settore importante per l’economia del Paese – basti guardare all’accresciuta attenzione sulla scia di Expo – verso il quale, tuttavia, il mondo bancario si rivolge con non particolare attenzione. Nonostante il testo unico bancario del 2001 equipari le aziende agricole a quelle degli altri settori produttivi. Il capitolo “Agricoltura, silvicoltura e pesca” – secondo i dati Bankitalia del 2013 – presentano il livello più basso di sofferenza creditizia: 11,8% rispetto al 15,3% di altri settori. Sempre nel 2013, i prestiti bancari erogati agli agricoltori ammontavano a 44 miliardi, numero più basso se confrontato con industria e servizi. È su questa linea che le imprese agricole chiedono al mondo bancario una maggiore attenzione, in particolare per quei programmi di investimento non sempre coperti da fondi europei, statali o regionali. Le aziende chiedono una linea specifica, che vada in parallelo con la normale attività di assistenza bancaria (dalla tenuta conto alla proposizione di servizi assicurativi o di gestione patrimoniale).