Anno 2018: Il nostro patrimonio, dove il passato incontra il futuro

Anno 2018: Il nostro patrimonio, dove il passato incontra il futuro

L’obiettivo dell’ “Anno europeo del patrimonio culturale” è incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare il senso di appartenenza a una comune realtà economica e sociale. Il motto è: “Il nostro patrimonio, dove il passato incontra il futuro”.

Dal 1992 la FIDAF, Federazione Italiana Dottori in Scienze agrarie e forestali, ogni anno  consegna ai Colleghi che compiono 50 anni di laurea un attestato che ricorda che “Senza memoria il progetto sarebbe utopia; senza progetto la memoria sarebbe rimpianto; senza coscienza dell’ora presente memoria e progetto sarebbero evasione, vuoto esercizio della ragione”.

L’insegnamento di Bruno Forte, teologo, arcivescovo di Chieti-Vasto, concerne una serie di caratteristiche importanti quali positività, concretezza, quotidianità, atteggiamento fiducioso fino all’entusiasmo, progettualità e si oppone ad astrazione, genericità, irrealtà!

L’Anno 2018 si propone di realizzare una serie di iniziative e di manifestazioni in tutta Europa per consentire a tutti di avvicinarsi e conoscere più a fondo il  patrimonio culturale che plasma la nostra identità e la nostra vita quotidiana. Ci circonda nelle città e nei borghi d’Europa, quando siamo immersi nei paesaggi naturali o ci troviamo nei siti archeologici. Si tratta di letteratura, arte e oggetti, ma anche dell’artigianato appreso dai nostri progenitori, delle storie che raccontiamo ai nostri figli, del cibo che gustiamo in compagnia e dei film che guardiamo anche per riconoscere noi stessi.

Dal 7 ottobre 2011 ad oggi, la FIDAF, insieme con SIGEA, ARDAF – Associazione Romana  Dottori in Agraria e Forestali – e Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Roma, ha organizzato i “Venerdì Culturali”: 14 Cicli, ognuno di 10 incontri, per trattare  temi culturali (Storia, Arte, Ambiente, Energia, Agroalimentare, Economia, Ricerca e Innovazione, Sviluppo sostenibile, Scuola, Formazione). L’iniziativa ha conseguito e continua a suscitare grande interesse, sia per i temi trattati e l’autorevolezza dei Relatori, sia per la attiva partecipazione alle discussioni che seguono.

Le presentazioni dei Seminari sono disponibili on line sul sito:
http://www.fidaf.it/index.php/venerdi-culturali-programmi-dei-cicli/

Il patrimonio culturale ha un valore universale per ciascuno di noi, per le comunità e le società. È importante conservarlo e trasmetterlo alle generazioni future. Si può pensare a tale patrimonio come a “un qualcosa del passato” o di statico, ma in realtà esso si sviluppa attraverso il nostro modo di rapportarci. Per di più esso ha un ruolo importante da svolgere nella costruzione del futuro dell’Europa.

Questa è una delle ragioni per cui pensiamo di organizzare il prossimo ciclo di “Venerdì Culturali” dedicandolo all’Anno europeo.

Come correttamente viene riconosciuto, il patrimonio culturale si presenta in varie forme:

  • tangibile : edifici, monumenti, artefatti, abbigliamento, opere d’arte, libri, macchine, città storiche, siti archeologici
  • intangibile : rappresentazioni, espressioni, conoscenze, competenze, e relativi strumenti, oggetti e spazi culturali, cui si attribuisce valore. Ciò comprende la lingua e le tradizioni orali, le arti dello spettacolo, le pratiche sociali e l’artigianato tradizionale
  • natural : paesaggi, flora e fauna
  • digitale : risorse create in forma digitale (ad esempio opere d’arte digitali e animazione) o che sono state digitalizzate in modo da garantirne la conservazione (testi, immagini, video, registrazioni).

L’ “Anno europeo” appartiene a tutti, affinché ognuno possa sperimentare, apprezzare e godere del patrimonio culturale. Tutti sono invitati a partecipare alle migliaia di attività che si svolgeranno in tutta Europa  affinchè possiamo sentirci  più strettamente coinvolti.

Ogni Stato membro ha nominato un coordinatore nazionale per coordinare gli eventi e i progetti a livello locale, regionale e nazionale. Le principali parti interessate del settore culturale, come pure le organizzazioni della società civile, sono strettamente coinvolte.

A livello europeo, tutte le istituzioni dell’Unione  sono impegnate a rendere l’Anno un successo. La Commissione, il Parlamento, il Consiglio dell’Unione Europea, oltre al Comitato europeo delle regioni e al Comitato economico e sociale, organizzeranno eventi finalizzati a realizzare quanto ritenuto in linea con gli obiettivi dell’ “Anno”.

Inoltre, l’UE finanzierà iniziative a sostegno del patrimonio culturale. Un apposito invito a presentare progetti di cooperazione relativi è stato pubblicato nell’ambito del programma “Europa creativa”. Numerose altre opportunità saranno disponibili nel quadro dei programmi dell’UE Erasmus+Europa per i cittadiniOrizzonte 2020 e altri ancora.

Per far sì che i nostri sforzi lascino impronte oltre il 2018, la Commissione, in collaborazione con il Consiglio d’Europa, l’UNESCO e altri partner, gestirà dieci progetti a lungo termine. Questi comprenderanno le attività con le scuole, la ricerca su soluzioni innovative per riutilizzare gli edifici appartenenti al patrimonio culturale o per contrastare il traffico illecito di beni culturali. L’obiettivo è stimolare un cambiamento reale nel nostro modo di fruire, tutelare e promuovere tale patrimonio, facendo sì che l’Anno europeo crei benefici a lungo termine per i cittadini.

La FIDAF si ispirerà ancora una volta alla frase:

“Senza memoria il progetto sarebbe utopia; senza progetto la memoria sarebbe rimpianto; senza coscienza dell’ora presente memoria e progetto sarebbero evasione, vuoto esercizio della ragione”.

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Allegoria dei cinque sensi - Jan Brueghel Il Vecchio
Allegoria dei cinque sensi – Jan Brueghel Il Vecchio

Redazione Fidaf

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