Allegoria del Nongoverno
Non c’è paese, istituzione, impresa e nemmeno famiglia che possa vivere, crescere e prosperare se non sia adeguatamente governato e cioè se non abbia un suo sistema di formulazione di obiettivi, di progettazione di strumenti per conseguirli e di organizzazione per metterli in atto. In altre parole che non abbia un Governo, parola che in greco e in latino indicava il timone delle imbarcazioni ed ha il significato sia di istituzione che prende determinate decisioni sia di funzione che le realizza. Dall’organizzazione più semplice, la barca, sino alle società più complesse questa è la logica. Gran parte, se non la totalità, dei risultati conseguiti dipende dalla funzione di governo, dalle scelte e dai criteri che la ispirano e guidano e che si affidano a quello che in altri contesti si definisce il comportamento del buon padre di famiglia. Quando se ne volle dare una rappresentazione efficace nacque il grande ciclo pittorico di Ambrogio Lorenzetti “Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo” che, con la chiarezza delle immagini, dà di entrambe le forme di governo la descrizione da quasi 7 secoli nel Palazzo Pubblico di Siena. Allegoria significa appunto, secondo l’etimologia della parola, “argomentare con immagini diverse”.