Alberi a rischio per i cambiamenti climatici? Una collaborazione tra la Società Toscana di Orticoltura e il LaMMA per prevenire i danni
La recente ondata di forte maltempo in Italia, con la caduta di alberi in molte città, ha sollevato un’eco mediatica considerevole ma ha anche evidenziato una percezione distorta del problema delle alberature urbane. Il problema della presenza di alberi nei centri abitati esiste, ma non è di per se stesso un’emergenza, mentre lo è quella di mettere a punto piani pluriennali di gestione e rinnovamento per affrontare in modo proattivo e preventivo eventuali situazioni a rischio.
A questo proposito, la Società Toscana di Orticultura ha pensato di intraprendere una campagna di “citizen science” in collaborazione con il LaMMA, con il supporto scientifico del Prof. Francesco Ferrini (Ordinario di Arboricoltura ornamentale all’Università di Firenze) e il contributo tecnico dello Studio Bellesi Giuntoli di Firenze. In base a questo progetto, si chiederà ai cittadini di Firenze /della Toscana di comunicare informazioni inerenti ai loro alberi caduti durante eventi meteo di particolare intensità, come quello di alcuni giorni fa.
L’ iniziativa si protrarrà ovviamente negli anni e grazie ai dati raccolti in collaborazione con i cittadini, verrà elaborato un database su cui si potranno fare una serie di approfondimenti scientifici per individuare quali sono le specie arboree più adatte per resistere ai cambiamenti climatici, le migliori cure da adottare per rendere gli alberi più sani e robusti, le migliori collocazioni per limitare l’impatto di eventuali crolli, ecc. Lo scopo della campagna è quello di mettere la competenza scientifica e la tecnologia al servizio della corretta manutenzione degli alberi in città, che sono fondamentali per il benessere degli abitanti ma devono al tempo stesso essere monitorati con attenzione a causa dei sempre più frequenti eventi climatici estremi.