Agrivoltaico, l’innovazione che unisce agricoltura e produzione energetica
Dal vero significato di agrivoltaico fino ai principi del suo funzionamento, ma anche i benefici ambientali ed economici del sistema. Prospettive future e incentivi per il 2024
Continua sempre più intenso nel nostro paese il dibattito sull’utilizzo delle energie rinnovabili da impiegare per la transizione energetica, in particolar modo sulla strategia da seguire per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici, concordati con l’Europa per il 2030.
L’iniziale euforia sulla transizione energetica e sull’abbandono dei combustibili fossili si sta sempre più scontrando con l’impatto che le nuove centrali elettriche da energie rinnovabili hanno sul territorio, sia in termini di consumo di suolo, sia sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico.
Infatti, la realizzazione delle nuove centrali elettriche per la produzione di energie rinnovabili sta determinando, in alcune regioni, delle sostanziali modifiche dell’uso del suolo in seguito alla costruzione di impianti fotovoltaici sempre più estesi.
Considerando che la potenza per la produzione di energie rinnovabili installata al 2021, secondo i dati Eurostat, era di circa 21 GW di fotovoltaico, per raggiungere gli obiettivi posti dal PNIEC sarà necessario aver realizzato degli impianti di energie rinnovabili, entro il 2030, di circa 20 GW di eolico e di 50-60 GW di fotovoltaico, oppure di quasi 70 GW di soli impianti fotovoltaici.
Dal consumo di suolo agricolo all’agrivoltaico
E’ evidente che passare da una produzione, attuale, di energia rinnovabile prodotta da pannelli fotovoltaici di 21 GW, a una produzione di 70 GW, o, considerando l’ipotesi minore, di 50 GW, previsti dal PNIEC, richiede un notevole utilizzo di suolo agricolo.
In termini dimensionali, prendendo in considerazione l’ipotesi più bassa, 30 GW, occorrerebbe realizzare una superficie coperta a pannelli fotovoltaici pari a 1,5 volte l’attuale superficie realizzata, per centrare gli obiettivi del PNIEC.
Peraltro, gli impianti fotovoltaici non sono distribuiti in maniera omogenea sull’intero territorio nazionale ma risultano concentrati, prevalentemente, in alcune regioni…