Accordo Ue sugli Ogm: stati membri liberi di coltivarli o di vietarli.
Accordo Ue sugli Ogm: stati membri liberi di coltivarli o di vietarli. Appello di 700 agricoltori italiani per la libertà di ricerca e di impresa.
Il 12 giugno u.s., in seno al Consiglio dei Ministri europei dell’Ambiente, è stato raggiunto l’accordo in merito al nuovo testo che modifica la Direttiva 2001/18/CE. La nuova Direttiva prevede che ogni Stato membro sia autorizzato ad assumere un proprio provvedimento di divieto o limitazione della coltivazione di ogm nel proprio territorio. È previsto, in tal caso, un esame da parte della Commissione europea sul contenuto del provvedimento, che dovrà esaurirsi in un periodo di 75 giorni, cessato il quale lo Stato potrà procedere unilateralmente, recependo o no le osservazioni della Commissione. Lo Stato può attivare analoga procedura anche per i prodotti Ogm già autorizzati a livello comunitario (come ad esempio il mais MON810), entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore della nuova Direttiva.
Poiché in Italia vige un clima di oscurantismo nei confronti delle coltivazioni transgeniche tanto che se ne vieta oltre alla coltivazione persino la sperimentazione, oltre 700 agricoltori, tutti imprenditori soprattutto lombardi, veneti e friulani, hanno sottoscritto e promosso una lettera-appello rivolta alla Senatrice a vita Elena Cattaneo e a tutti i Parlamentari, chiedendo allo Stato di riconoscere la libertà della ricerca scientifica e quella di impresa.
Per i firmatari dell’appello la battaglia è tra passato e progresso, non tra cibo sano e modificato. Secondo loro, c’è da chiedersi chi salverà gli agricoltori italiani dal…
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