A Treia un convegno sui cereali minori della biodiversità agraria nella dieta mediterranea

L’orzo, la segale, il frumento, le antiche varietà di granoturco o granturco il grano saraceno, in passato anche nel territorio collinare e montano della nostra provincia hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’alimentazione umana, garantendo contestualmente la gestione del territorio. Dopo gli anni Cinquanta, la coltivazione dei cereali minori è progressivamente calata, lasciando spazio a colture più remunerative; l’industria e le moderne tecniche di agricoltura hanno successivamente imposto una selezione naturale a vantaggio delle varietà a più alto rendimento, capaci di tollerare situazioni climatiche estreme. Quindi, fino a non molto tempo fa, questi cereali secondari o minori non sono stati presi in considerazione dalla massa dei consumatori, orientati altresì verso un’alimentazione più ricca di proteine animali o di cerali di nuova generazione costituiti prevalentemente da amidi e più poveri di molti principi nutritivi (proteine, grassi, sali minerali e fibre vegetali).

Oggi invece i cereali minori stanno godendo di un successo commerciale non indifferente, dovuto alla sensibilizzazione dei consumatori verso i prodotti naturali e integrali con la riscoperta dei sapori genuini di una volta. L’industria sta rispondendo a questa crescente domanda riscoprendo a sua volta gli antichi gusti “perduti”. Infatti, sul mercato viene proposta una gamma sempre più ampia di prodotti a base di uno o più cereali minori.

L’Accademia Georgica di Treia, che tra il XIX e il XX secolo ha intrapreso lo studio in maniera scientifica delle problematiche legate alle produzioni agrarie e alla corretta gestione del territorio, dopo aver messo in sicurezza mediante anche procedure informatiche il proprio patrimonio archivistico e bibliotecario, ha avviato un’attività convegnistica in sulle tematiche legate al sistema agroalimentare rivalutando, unitamente ad altri soggetti pubblici e privati, la figura del grande genetista della nostra terra Nazareno Strampelli che ha impegnato la sua esistenza nella costituzione di varietà di cerali che ancora oggi dominano il mercato di nicchia dell’alimentazione umana.

Il convegno organizzato dall’Accademia, sostenuto dalla Banca di Filottrano – Credito Cooperativo di Filottrano e di Camerano e organizzato con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Macerata, dell’Unione Montana “Alte valli del Potenza e dell’Esino”, della Città di Treia, della Camera di Commercio di Macerata, dell’ASSAM di Osimo, della Coldiretti di Macerata e del GAL Sibilla di Camerino, si è svolto lo scorso sabato 21 novembre 2015 presso la Sala Consiliare del Comune di Treia. Dopo l’introduzione del Sindaco della Città di Treia Franco Capponi, hanno portato il saluto agli intervenuti la Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Marche Anna Casini…

Vedi allegato: Comunicato Stampa Cereali Minori (2)

View From The Terrace Of A Villa At Niton Isle Of Wight From Sketches By A Lady, William Turner
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Redazione Fidaf

Un pensiero su “A Treia un convegno sui cereali minori della biodiversità agraria nella dieta mediterranea

  1. L’affermazione su Nazareno Strampelli “che ha impegnato la sua esistenza nella costituzione di varietà di cereali che ancora oggi dominano il “mercato di nicchia” dell’alimentazione umana” fa sicuramente rivoltare nella tomba il nostro illustre scienziato. Egli “ha rivoluzionato la granicoltura mondiale”, tanto da poter affermare oggi che almeno l’80% – se non di più – delle varietà coltivate nel mondo sono, in un modo o nell’altro, imparentate con i frumenti di Strampelli. Non conoscere la sua storia vuol dire semplicemente declassarlo a raccoglitore o raccoglitrice del neolitico.

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