Venerdì Culturale 28.10.2022 “Produzione di birra artigianale” – Diapositive
Relatori: Mauro Moresi (UniTuscia) e Michele Sensidoni (Mastri Birrai Umbri)
Moderatore: Edoardo Corbucci (Vicepresidente della FIDAF)
DIAPOSTIVE
Economia circolare nella filiera della birra
La birra è la bevanda alcolica maggiormente consumata a livello globale. In Italia la produzione complessiva è stata di circa 15,8 milioni di hL nel 2020. La birra lager è la tipologia di birra più diffusa, rappresentando l’84,2% del consumo complessivo di birra, seguita dalle birre speciali (14,5%) e da quelle a bassa o analcolica (1,3%). Il formato di confezionamento della birra è dominato dalle bottiglie di vetro (80,8%), seguito dai fusti in acciaio (11,7%) e infine dalle lattine di alluminio (7,5%). La maggior parte dei consumatori acquista birra in bottiglie di vetro (di cui il 73,0% a perdere ed il 7,8% a rendere) o lattine di Al, mentre la birra confezionata in fusti d’acciaio è principalmente per uso commerciale.
Il settore birrario ha da anni iniziato non solo a ridurre il proprio impatto sul clima globale, ma anche a ripensare i propri modelli di produzione e distribuzione secondo il principio dell’economia circolare. Negli ultimi due decenni, diversi studi business-to-business o business-to-consumer sono stati effettuati per valutare l’impatto ambientale della birra confezionata in diversi formati. La produzione di bottiglie di vetro o lattine di alluminio e la coltivazione dell’orzo rappresentano i principali punti caldi del ciclo di vita della birra. Quando si utilizzano fusti in acciaio riutilizzabili, la produzione di orzo costituisce la fase più impattante, seguita dalla produzione e dalla distribuzione.
In questa relazione si cercherà di verificare l’applicabilità dei concetti dell’economia circolare alla filiera della birra, analizzando i principali sottoprodotti del processo di produzione della birra ed i consumi dei materiali di imballaggio utilizzati.
Mauro Moresi
Ha svolto ricerca presso il National College of Food Technology (Weybridge, UK) della University of Reading (UK). È stato Professore associato di “Impianti e Processi della Industria Alimentare” presso l’Università di Roma I (1983-86), Professore ordinario di “Industrie Agrarie” presso l’ Università di Basilicata (1986-1990) e di Operazioni Unitarie della Tecnologia Alimentare e Valutazione dell’Impatto Ambientale dell’Industria Alimentare presso l’Università della Tuscia (1990-2020); coordinatore dei corsi di Dottorato di Ricerca in “Biotecnologia degli alimenti” (2000-2006) e “Scienza, Tecnologia e Biotecnologia della Sostenibilità” (2014-2019) presso l’Università della Tuscia; presidente (2006-09), vicepresidente (2009-12) e proboviro (2012-2015) della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari (SISTAL); delegato italiano del Food Working Party della Federazione Europea di Ingegneria Chimica(1990-2015).
È socio corrispondente dell’Accademia dei Georgofili.
Si è dedicato allo sviluppo di processi fermentativi (biomasse microbiche, etanolo, ossiacidi organici e polisaccaridi), enzimatici (detossificazione di vini) ed a membrana per il recupero di cellule e metaboliti da brodi di coltura e la chiarificazione di birra torbida, nonché allo studio del comportamento reologico di sospensioni, sistemi gelificati e film e dell’impatto ambientale di scelte alimentari e di alimenti e bevande.
Ha pubblicato 256 lavori su qualificate riviste nazionali ed internazionali ed ha presentato 202 comunicazioni (orali e/o poster) a qualificati convegni nazionali ed internazionali.
Author ID(Scopus): 7005605380
orcid.org/0000-0002-4706-0129 No. Totale citazioni: 2469
H-index: 28
La Filiera della Birra Agricola italiana
Il comparto della birra artigianale italiana si trova ora davanti a diverse problematiche: il costo delle materie prime e dell’energia, la sostenibilità, i cambiamenti climatici: la birra agricola e lo sviluppo di una filiera italiana possono offrire nuove opportunità.
Michele Sensidoni
È il mastro birraio del Birrificio Agricolo Mastri Birrai Umbri, dove si occupa di sviluppare le ricette, garantire la qualità dei prodotti e organizzare gli approvvigionamenti delle materie prime. Dopo la laurea in Tecnologie e Biotecnologie Alimentari a Perugia ed un Dottorato in Biotecnologie degli Alimenti a Bologna, nel 2010 é entrato nel Gruppo Alimentare Farchioni di cui fa parte anche il birrificio.