Piantare alberi non è LA soluzione della crisi climatica
Negli anni più recenti si è diffusa una specie di gara a chi propone di piantare più alberi per contrastare la crisi climatica. 60 milioni in Italia nel settembre 2019, poi 3 miliardi in Europa come parte della strategia UE e ancora 1.000 miliardi accolti dal G20 di Roma, circa un anno fa, come possibile soluzione della crisi climatica. Soluzione che, secondo chi l’ha proposta, permetterebbe di ri-assorbire il 30% delle emissioni che abbiamo prodotto dall’inizio dell’industrializzazione ad oggi. Pur riconoscendo un utile contributo da parte degli alberi e delle nuove piantagioni alla sottrazione di CO2 dall’atmosfera, la Fondazione AlberItalia ha chiaro che la sola attività di piantare alberi NON ci salverà dalla crisi climatica. Siamo anche consapevoli che piantare alberi di qualsiasi specie in qualsiasi luogo, al contrario, possa essere un’azione poco utile nel contrasto alla crisi climatica e pericolosa per la biodiversità. Questo, tuttavia, non significa che piantare sia un’azione inutile o inefficace. Mettere a dimora e curare, per i primi anni, alberi e arbusti della specie giusta in luoghi adatti rappresenta sicuramente un contributo utile, non soltanto per il contrasto alla crisi climatica, ma anche per una gran quantità di benefici di cui si può godere sia a scala locale che globale.
Tuttavia è importante avere ben chiaro che l’azione più efficace che possiamo mettere in pratica, quella che può cambiare realmente la direzione che ha preso la crisi climatica, è la scelta di ridurre drasticamente le emissioni di carbonio di origine fossile e che con la piantagione e la buona gestione degli alberi possiamo rafforzarla ulteriormente. L’idea che la piantagione di miliardi di alberi possa da sola risolvere la crisi climatica rischia invece di essere un palliativo che distrae politici, imprese e opinione pubblica, da scelte tempestive e talvolta impopolari, ma enormemente più efficaci. Quattro Autori della Fondazione AlberItalia, insieme al Prof. Francesco Ferrini, hanno trattato questi temi in un articolo pubblicato da “Le Scienze”, dove si offrono elementi di riflessione utili ad agire in maniera consapevole nel contrasto alla crisi climatica, sia attraverso nuove piantagioni che con la protezione e gestione delle foreste esistenti.