Le Nazioni Unite dichiarano il 2026 l'Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori

Le Nazioni Unite dichiarano il 2026 l'Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori

Il 15 marzo 2022 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2026 Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) a New York ha dichiarato all’unanimità il 2026 Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori (IYRP – International Year of Rangelands and Pastoralists). Questa approvazione è il punto di arrivo di un percorso IYRP cresciuto nel corso di diversi anni, fino a diventare una coalizione globale di oltre 300 organizzazioni pastorali e di supporto, tra cui l’International Livestock Research Institute (ILRI) e diverse agenzie delle Nazioni Unite. Basandosi su questi sforzi, il governo della Mongolia e 60 paesi co-promotori hanno sviluppato e presentato la risoluzione all’UNGA. UNGA ha pienamente rilevato l’importanza della risoluzione IYRP per affrontare la biodiversità globale, il cambiamento climatico e le questioni socioeconomiche.

Riconosce che “il Pastoralismo è una forma di vita dinamica, connessa a ecosistemi, culture, identità, conoscenze tradizionali ed esperienze storiche diverse di convivenza con la natura”. Afferma altresì che “pascoli sani sono vitali per contribuire alla crescita economica, a mezzi di sussistenza resilienti e allo sviluppo sostenibile della pastorizia”. Chiede in tal senso alla FAO di facilitare la dichiarazione di un Anno Internazionale di Pascoli e Pastori, per il 2026.

I pascoli coprono oltre la metà [gli scienziati attualmente stimano il 54%] della superficie terrestre del mondo e rappresentano quindi il nostro ecosistema più grande, ma anche il più minacciato e meno protetto. In tutto il mondo, i pascoli provvedono sussistenza e la sicurezza alimentare di centinaia di milioni di pastori, che forniscono prodotti zootecnici di alto valore, non solo per sé stessi, ma anche per milioni di altre persone. Gli animali domestici da pascolo trasformano la vegetazione, generalmente marginale e che non può essere consumata dall’uomo, in cibo sano e poco costoso, dotato di proteine di alta qualità, utile sia per il mercato interno che per quello di esportazione, contribuendo così alla sicurezza alimentare globale.

La pastorizia è un sistema sostenibile, più che necessario nel mondo di oggi, con un clima imprevedibile e mutevole, dove già oltre 700 milioni di persone – quasi un decimo della popolazione mondiale – soffrono la fame ed un milione di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione. Negli ultimi 100 anni, i pastori hanno subito numerose ingiustizie come l’espropriazione dei loro pascoli tradizionali e l’interruzione o eliminazione delle loro tradizionali vie di transumanza. Eppure queste comunità continuano a sopravvivere e ad applicare conoscenze e abilità che sono fondamentali per uno sviluppo sostenibile, di fronte alla crescente incertezza che tutti stiamo vivendo. In qualità di amministratori dei pascoli, svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento e nell’aumento della biodiversità e nella fornitura di servizi eco-sistemici, come

il sequestro del carbonio e la protezione dei bacini idrografici. Mentre la produzione zootecnica industriale, sedentaria ed intensiva ha una grande impronta ecologica in termini di emissione di CO2 ed utilizzo eccessivo di risorse idriche, è stato scientificamente dimostrato che i sistemi pastorali hanno una impronta ecologica irrisoria. I pascoli utilizzati dagli allevamenti estensivi rappresentano la più grande riserva di carbonio del pianeta.

Il mantenimento dei pascoli gestiti secondo pratiche sostenibili è fondamentale per la mitigazione del cambiamento climatico. La pastorizia è un sistema produttivo che richiede poca energia da combustibili fossili. Si basa principalmente su pascoli naturali auto-rigeneranti. Aiuta anche a prevenire gli incendi, poiché il pascolo consuma gran parte della vegetazione a livello del suolo che potrebbe fornire il materiale combustibile. Pertanto, la pastorizia rappresenta un sistema di produzione animale rispettoso della natura che ottimizza l’equilibrio dinamico tra produzione e sostenibilità in condizioni altamente variabili e mutevoli.

L’IYRP ha l’obiettivo di sensibilizzare ed aumentare la consapevolezza globale sui notevoli benefici forniti da pascoli sani e da una pastorizia sostenibile. Si impegna a rafforzare, inoltre, le capacità dell’allevamento estensivo e l’aumento di investimenti responsabili in questo settore. L’obiettivo finale è far sì che pascoli e pastori siano considerati nel dibattito politico generale come fattore importante per la resilienza al cambiamento climatico, per la riduzione della povertà, e per lo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili ed il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. All’interno di questi dibattiti, l’IYRP si impegnerà a dar voce a pastori ed esperti sottolineando l’importanza dei pascoli e della pastorizia.

Contatti:

Letizia Bindi, letizia.bindi@unimol.it
Rete APPIA per la Pastorizia / Centro Ricerca BIOCULT Università degli Studi del Molise

Francesca Pasetti, fpasettib@gmail.com
Rete Appia della Pastorizia – Italia / Plataforma Ganaderia Extensiva – España / League for Pastoral Peoples – Germania

La risoluzione dell’ONU nella sua forma ufficiale è disponibile: https://undocs.org/es/A/76/L.36 

Per maggiori informazioni sull’Anno Internazionale dei Pascoli e dei Pastori: www.iyrp.info

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Redazione Fidaf

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