La Reggia di Caserta lancia SEMI – Sviluppo e Meraviglia d’Impresa per una nuova visione del complesso vanvitelliano

La Reggia di Caserta lancia SEMI – Sviluppo e Meraviglia d’Impresa per una nuova visione del complesso vanvitelliano

Sviluppo e meraviglia: sono queste le parole chiave di un percorso a lungo termine che porterà a un ampio rinnovamento di molti spazi della Reggia di Caserta. Il progetto SEMI – Sviluppo e Meraviglia d’Impresa si ispira alla illuminata attitudine produttiva dei Borbone, con l’obiettivo di favorire la sostenibilità gestionale della Reggia grazie al partenariato pubblico e privato. Entro il 29 luglio sarà pubblicato il primo bando, che sarà dedicato al recupero storico-artistico, culturale e produttivo delle serre borboniche. 

Caserta – 7 giugno 2022 / SEMI – Sviluppo e Meraviglia d’Impresa è il nome – suggestivo e pragmatico – del neonato incubatore di progetti della Reggia di Caserta, finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione del patrimonio del Complesso vanvitelliano in termini storico-artistici e culturali, ma anche produttivi e di sviluppo.

A partire dalla fine di luglio, in un’ottica di interventi a medio e lungo termine, sarà promossa una serie di bandi per la gestione di specifiche aree del patrimonio della Reggia di Caserta, con particolare attenzione alle attività legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Una nuova sfida si inserisce in una specifica programmazione che la direzione porta avanti da tempo e che promuove l’adozione di strategie e attività finalizzate a una diversa gestione del Parco Reale e, in generale, degli spazi produttivi interni o connessi alla Reggia.  Alla base del percorso, la scelta di un partenariato con enti pubblici e privati per progettare il futuro di queste aree in chiave sostenibile. 

“La scelta di attivare questo percorso di partnership anche con realtà private nasce dalla volontà di affrontare con responsabilità il tema della gestione del patrimonio, che nel nostro caso è immenso e complesso – dichiara il direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana MaffeiIl coinvolgimento di soggetti privati è un’opportunità per portare nei nostri spazi culturali competenze di qualità, favorendo una politica di rete. Con questa iniziativa, assumiamo un impegno comune per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione delle aree verdi della Reggia di Caserta. Non ultimo, questo approccio garantirà una forma di occupazione specialistica di livello, proprio come era all’epoca borbonica”.  

Cenni storici: i Borbone tra l’utile e il bello 

I siti reali borbonici non erano solo luoghi per il diletto della famiglia reale, ma anche spazi destinati ad attività produttive di diverso tipo. Con questo approccio, ad esempio, giardini e parchi si trasformavano in aree per le coltivazioni, mentre i bacini idrici venivano dedicati all’itticoltura. Tutti questi prodotti erano principalmente destinati alla mensa reale, ma le eccedenze venivano destinate alla vendita, in un’ottica di autosostentamento caro ai Borbone e fortemente in linea con i dettami illuministici settecenteschi, che promuovevano un sempre più stretto legame tra il bello e l’utile. 

Il primo bando del progetto dedicato alle serre borboniche

Proprio alle antiche serre borboniche settecentesche è dedicato il bando di lancio di SEMI, che sarà pubblicato entro il 29 luglio. Le serre, situate nel cuore del Giardino Inglese della Reggia di Caserta, erano adibite ad attività di acclimatazione, studio scientifico e riproduzione di moltissimi esemplari botanici indigeni ed esotici, diventando uno degli spazi più produttivi dei siti reali. Oggi, grazie a questa iniziativa, la direzione della Reggia di Caserta vuole restituire a questi spazi la loro funzione e identità originaria, ripristinando il loro carattere produttivo, finalizzato alla vendita, in un’ottica di economia circolare e sostenibilità. 

Destinatari e iniziative di presentazione

Parte quindi l’appello ad aziende florovivaistiche, aziende specializzate nella manutenzione, nel recupero e nella valorizzazione di giardini e parchi storici, associazioni di categoria, cooperative sociali, Atenei universitari e altri soggetti del settore che vogliano intraprendere questo percorso unico. Per approfondire la visione che ha guidato la Reggia di Caserta in questa scelta e conoscere più da vicino il contesto delle Serre e i contenuti dell’avviso pubblico saranno organizzati due eventi, uno a luglio e uno a settembre. 

Redazione Fidaf

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