Venerdì Culturale del 18.03.2022 “Acquacoltura e pesca artigianale in Italia alla sfida della sostenibilità” – Diapositive

Venerdì Culturale del 18.03.2022 “Acquacoltura e pesca artigianale in Italia alla sfida della sostenibilità” – Diapositive

Relatori: Riccardo Ceccarelli (Consulente gestione risorse, pesca e acquacoltura, ambiente) ed Emilio Notti (Tecnologo, CNR IRBIM)

Moderatore: Nicola Colonna (Presidente ARDAF)

LOCANDINA


Acquacoltura e pesca artigianale in Italia alla sfida della sostenibilità

L’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato il 2022 Anno Internazionale della Pesca e Acquacoltura Artigianale (IYAFA 2022), affidando alla FAO il coordinamento delle attività. Prendendo spunto da questa iniziativa, viene svolta un’analisi del settore pesca e acquacoltura in Italia sia in ambito Europeo che Mediterraneo valutando anche le interazioni che la gestione di queste risorse ha con i cambiamenti climatici globali.

Riccardo Ceccarelli

Si è laureato in Scienze Biologiche, indirizzo biologia marina, presso l’Università di Napoli nel 1976. Successivamente ha partecipato a corsi di formazione, specializzazione e qualificazione professionale inerenti alla gestione delle risorse marine e l’impatto delle attività antropiche sull’ambiente marino.

Durante la sua attività in ENEA (1988-2015), i suoi interessi si sono rivolti all’ecologia acquatica con particolare riferimento all’interazione tra attività di acquacoltura e ambiente. In particolare, dal 1994 ha iniziato ad approfondire studi sulle alterazioni ecologiche negli ambienti costieri conseguenti agli impatti di origine antropica e di produzione ittica. Ha sviluppato competenze specifiche in ecologia dei sistemi di acquacoltura, nella gestione delle risorse ittiche marine (acquacoltura e pesca) e nella modellistica ecologica che gli hanno permesso di sviluppare e coordinare diversi progetti di ricerca a livello nazionale e comunitario.

Dal 1994, ha svolto attività di collaborazione, in qualità di esperto in acquacoltura. con ONG e Enti di ricerca pubblici e privati nell’ambito di progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana in diversi paesi mediterranei e del Centro-Sud America. In particolare, dal 2015 al 2018 è stato Project Manager per un progetto per lo sviluppo dell’acquacoltura marina in Egitto nell’ambito della Riconversione del Debito della Cooperazione Italiana.

Acquacoltura e pesca artigianale in Italia alla sfida della sostenibilità

L’attività di pesca è centrale nel panorama del tessuto imprenditoriale in ambito Mediterraneo. Tuttavia, essa è caratterizzata da forti caratteri di impatto sull’ecosistema marino, per una parte in conseguenza di un generalizzato scarso approccio all’innovazione tecnologica. Le tecniche di pesca condotte in ambito Mediterraneo possono beneficiare di ritrovati tecnologici che hanno come risultato la mitigazione degli impatti sull’ambiente, con particolare riferimento alla riduzione di emissioni di CO2 ed alla riduzione dello stress imposto ai fondali. L’intervento ha come obiettivo quello di illustrare alcune soluzioni che possano contribuire a mitigare gli impatti, intervenendo sia sulle imbarcazioni sia sugli attrezzi da pesca.

Emilio Notti

Ingegnere meccanico, tecnologo presso il CNR IRBIM di Ancona, membro del consiglio scientifico di istituto dal 2019.

Esperto in tecniche e tecnologie della pesca, con particolare riferimento l’ecosostenibilità delle attività di pesca commerciale in ambito Mediterraneo. Opera da più di 10 anni in progetti di ricerca nazionali ed internazionali volti allo sviluppo di soluzioni tecniche per la riduzione dell’impatto ambientale della pesca, all’efficientamento energetico delle imbarcazioni da pesca e la riduzione delle emissioni di inquinanti connessi al settore ittico.

Autore : Redazione FIDAF

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