APPLICAZIONI PRATICHE DALL’ AGRICOLTURA AUTOSUFFICIENTE: PERMACULTURA, ORTO BIO-INTENSIVO E FOOD FOREST

Con il termine Permacoltura, si intende definire una forma di “agricoltura sostenibile” (permacultura deriva dall’inglese “permanent agricolture”), applicata con un insieme di pratiche agronomiche finalizzate alla creazione di ambienti il più possibile simili agli ecosistemi naturali.
Questa tecnica prevede in pratica l’applicazione di sistemi di coltivazione in grado di creare un equilibrio stabile tra uomo e ambiente, un sistema in grado di durare nel tempo con impatto ambientale praticamente nullo, applicabile sia a piccole che a grandi realtà agricole, dall’orto domestico alle aziende professionali.

Il progetto “Innovazioni finalizzate alla creazione di sistemi produttivi autosufficienti: la permacultura, l’orto bio-intensivo e la food forest (Agricoltura autosufficiente)” è stato realizzato nell’ambito dei Gruppi Operativi per l’Innovazione (GOI), finanziati dal PSR-ER 2016-20 – mis. 16.1.01, e tramite il coordinamento di Astra Innovazione e Sviluppo, si è posto l’obiettivo di sviluppare nuovi sistemi agricoli a impatto zero, sfruttando aree montane e collinari marginali, seguendo il principio della sostenibilità.
Il Piano Operativo trae ispirazione dai principi della permacultura al fine di creare un’azienda agricola autosufficiente, sviluppando i temi della food forest, dell’impiego di terrazzamenti e dell’orto bio-intensivo, con il coinvolgimento e l’esperienza della Fattoria dell’Autosufficienza di Bagno di Romagna.
Entrando nello specifico dell’attività realizzata nell’ambito del progetto, sono stati sperimentati i principi della permacultura attraverso la messa a punto dei sistemi Food Forest (con terrazzamenti per utilizzare anche aree molto scoscese) e orto bio-intensivo.
Un orto bio- intensivo è un orto “sostenibile”, agronomicamente condotto con tecniche di coltivazione biologica. In pratica si tratta di un orto realizzato secondo sistemi di coltivazione maggiormente rispettosi dell’ambiente in grado però di garantire con continuità raccolti cospicui e di elevata qualità. In generale i principi che regolano questo tipo di coltivazione, definita anche “agricoltura sinergica”, cercano di minimizzare o azzerare le lavorazioni dei suoli, l’apporto di fertilizzanti e prodotti antiparassitari.
Per i motivi esposti, l’applicazione della tecnica è possibile solamente grazie all’adozione di accorgimenti tecnici del tutto naturali sperimentati durante la realizzazione del progetto. Il tema dell’orto bio intesivo ad impatto zero è stato approfondito attraverso delle prove sperimentali in diverse realtà produttive, con il fine di promuovere questo sistema produttivo, particolarmente indicato per gli agriturismi sia in montagna/collina, sia in pianura.
La Food Forest, invece, rappresenta un tipo di coltivazione multifunzionale che prende a modello “l’eco-sistema foresta” e nel quale è possibile coltivare piante da frutto, da legno, ortaggi, piante aromatiche, fiori, erbe medicinali e mellifere, il tutto creando un equilibrio tra la natura e le necessità umane. Non può essere comunemente definita permacultura ma viene sempre più spesso impiegata perché se correttamente applicata rispetta la quasi totalità dei principi tipici della permacultura. I vantaggi della Food forest risiedono in una strutturazione che imita l’ecosistema di una foresta, energeticamente autosufficiente e con un’elevata biodiversità…

Iniziativa realizzata nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell’agricoltura” – Focus Area 5E – Progetto “Innovazioni finalizzate alla creazione di sistemi produttivi autosufficienti: la permacultura, l’orto bio-intensivo e la foodforest”

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Redazione Fidaf

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