La mia famiglia contadina
Nato da una modesta famiglia di contadini, ho avuto l’opportunità di laurearmi in Biologia e quindi ho dovuto lasciare definitivamente la lunga tradizione agricola della mia famiglia. Ho sviluppato la mia vita professionale come ricercatore presso il C.R. Casaccia dell’ENEA di Roma, dove ho trascorso felicemente circa 42 anni di appassionante professione. Tuttavia non ho mai dimenticato le mie radici contadine acquisite nella mia infanzia in un ambiente rurale ormai d’altri tempi, precisamente nella ex Tenuta di San Nicola a Nord di Roma.
Sono nato in una meravigliosa e numerosa famiglia contadina di origine marchigiana, precisamente di Recanati che manteneva intatte le abitudini e la cultura del secolo precedente, con il ricordo continuo di Giacomo Leopardi e della lirica di Beniamino Gigli. Più precisamente sono nato da questo meraviglioso abbraccio fra i miei genitori contadini di poco arrivati a Roma dalle Marche che, usciti dalla guerra, incominciavano a godere di una nuova libertà e di una rinnovato benessere.
Ho visto la luce in un freddo mattino invernale, precisamente il 24 gennaio 1947, in una popolosa e splendida fattoria agricola gestita a mezzadria dal nonno Antonio, un uomo geniale, ironico, combattente della Grande Guerra, grande cacciatore ed eccellente giocatore di tresette. Ho vissuto nella fattoria Pizzichini fino all’età di 8 anni, poi i miei sono andati via perché il mestiere del contadino incominciava ad essere di seconda categoria, lavoro pesante, poche comodità, l’esigenza di cambiare vita in un momento di grande rinascita del Paese.
I ricordi felici del periodo vissuto nella fattoria non mi hanno mai abbandonato e si sono fatti sempre più interessanti e meravigliosi per una serie di motivi, non solo emotivi ma anche etici come l’amore per la terra e gli animali, al punto che ho sentito l’esigenza di riportare alcuni spunti in questo articolo…